venerdì, Settembre 20, 2024
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“Voleva fare una strage di ragazzi”. Vienna, particolari agghiaccianti. Svelato il piano del terrorista legato all’Isis

 

Dopo l’annullamento dei tre concerti che la cantante americana Taylor Swift avrebbe dovuto tenere a Vienna in questi giorni, comincia a emergere una terribile verità su quello che sarebbe potuto accadere senza l’intervento delle Forze dell’Ordine. I biglietti degli show previsti nella capitale austriaca erano già venduti da tempo, grazie alla consueta ed entusiastica adesione dei fan della Swift. Il tutto esaurito avrebbe portato decine di migliaia di ragazzi ad accalcarsi intorno e all’interno dello stadio. Ed è lì che il 19enne arrestato ieri in Austria aveva intenzione di colpire. Il terrorista avrebbe agito con la complicità di un altro ragazzo minorenne, nella cui abitazione la Polizia ha ritrovato materiale di propaganda dell’Isis e di Al-Qaeda. Il principale indiziato aveva pianificato tutto: la sua intenzione era di farsi esplodere fra la folla appena fuori dallo stadio, in modo da provocare più vittime possibili. Omar Haijawi-Pirchner, direttore della Sicurezza Statale e dell’Intelligence del Ministero degli Interni austriaco, ha riferito che l’aspirante kamikaze dopo l’arresto avrebbe confessato tutto, sia sulle sue intenzioni, sia sulla sua modalità di azione. E se non fosse stato fermato, oggi il mondo starebbe piangendo la morte di tanti giovani innocenti. Una prospettiva da brividi. E ci siamo andati pericolosamente vicini.

taylor swift
Non deve stupire che gli attentatori, in questo caso, fossero solo due e molto giovani. E’ questa uno delle principali strategie d’azione dell’Isis e dei gruppi estremisti islamici, che si avvalgono dei cosiddetti “soggetti dormienti” pronti a entrare in azione all’improvviso. In questo modo, è più difficile rintracciarli per i servizi di intelligence occidentali. Il motivo per cui il mancato attentatore di Vienna era intenzionato a colpire nello spazio antistante allo stadio è duplice: da una parte, entrare con addosso degli esplosivi non sarebbe stato semplice visti i controlli. Il secondo è che, più prosaicamente, non era riuscito a procurarsi un biglietto. Il sospettato, per fortuna, era seguito dalle Forze dell’Ordine perché già da tempo era parte di una rete islamista. Oggi si è saputo che, in passato, il 19enne aveva cercato informazioni in rete su come costruire bombe e che la sua intenzione, come lui stesso ha dichiarato, era di immolarsi per uccidere un gran numero di persone. Il Ministro degli Interni austriaco Gerhard Kamer ha dichiarato che “una tragedia è stata evitata, ma la situazione era e rimane seria“. Parole allarmanti che segnalano come l’Isis e il terrorismo islamico, anche se questa volta sono stati fermati in tempo, si stiano muovendo per tornare in azione in Europa.
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