giovedì, Settembre 19, 2024
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Venezia, trionfa Almodóvar con “La stanza accanto”. Tutti gli altri premi

di Stefano Petroselli

Dopo undici giorni di cinema, masterclass, incontri e tappeti rossi, Venezia ha decretato i suoi vincitori. La giuria, presieduta da Isabelle Huppert e composta da personalità del calibro di Giuseppe Tornatore e la madrina Sveva Alviti, ha consegnato i premi principali durante una cerimonia che ha visto la partecipazione di ospiti di rilievo come Kevin CostnerAlexander Skarsgård e Susan Sarandon.

one d’Oro a Pedro Almodóvar per “La stanza accanto”

Pedro Almodóvar trionfa alla Mostra del Cinema di Venezia con il suo film “La stanza accanto”, aggiudicandosi il Leone d’Oro. Dopo 41 anni dalla sua prima partecipazione a Venezia, il regista spagnolo, già premiato con il Leone d’Oro alla carriera nel 2018, conquista il massimo riconoscimento con una pellicola sul delicato tema dell’eutanasia. Il film, interpretato da Tilda Swinton e Julianne Moore, racconta la storia di due amiche di lunga data, entrambe giornaliste a New York, che si riuniscono quando una delle due riceve una diagnosi di cancro incurabile e chiede all’altra di assisterla nella sua decisione di porre fine alla sua vita.

Leone d’Argento a Maura Delpero per “Vermiglio”

Il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria è stato assegnato a Maura Delpero per il suo film “Vermiglio”, una coproduzione italo-francese-belga. Il film, ispirato alla storia familiare della regista, è ambientato durante l’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale in Trentino. Delpero, nel suo discorso di ringraziamento, ha sottolineato l’importanza dei sostegni pubblici alla realizzazione del film, ricordando il supporto della comunità della Val di Sole e il lavoro del cast e della troupe.

Leone d’Argento per la miglior regia a Brady Corbet per “The Brutalist”

Il Leone d’Argento per la miglior regia è stato conferito a Brady Corbet per il suo film “The Brutalist”, una pellicola di tre ore che racconta la storia del fittizio architetto ungherese di origine ebraica László Toth, sopravvissuto ai campi di concentramento e alla dittatura nazista. Interpretato da Adrien Brody, il film esplora il difficile percorso di Toth, tra successi professionali e profonde ferite emotive, in un’America che offre nuove opportunità ma anche grandi sfide.

Premio speciale della giuria ad “April” di Dea K’ulumbegashvili

Il Premio speciale della giuria è stato assegnato al film georgiano “April” di Dea K’ulumbegashvili. La pellicola, un atto d’accusa contro le difficoltà dell’aborto legale in Georgia, segue le vicende di una ginecologa coinvolta in uno scandalo etico dopo la morte di un neonato. La regista ha dichiarato di essersi ispirata a mesi di ricerche sul campo nelle comunità rurali del suo paese.

Miglior sceneggiatura per “I’m Still Here” di Walter Salles

Il Premio per la miglior sceneggiatura è stato assegnato a Murilo Hauser e Heitor Lorega per il film “I’m Still Here” di Walter Salles. La pellicola narra il dramma dei desaparecidos in Brasile dal punto di vista delle famiglie che hanno perso i propri cari, concentrandosi sulla figura di Eunice, madre di cinque figli, interpretata da Fernanda Torres. Salles ha sottolineato l’attualità del tema in relazione alla situazione politica attuale del Brasile.

Coppa Volpi a Nicole Kidman e Vincent Lindon

La Coppa Volpi per la migliore attrice è stata assegnata a Nicole Kidman per il suo ruolo in “Babygirl” di Halina Reijn, anche se l’attrice era assente per via della recente scomparsa della madre. La Kidman interpreta una potente CEO coinvolta in una relazione proibita con un giovane stagista, in un thriller che esplora i desideri femminili sotto una luce nuova.

Il premio per il miglior attore è andato a Vincent Lindon per la sua interpretazione in “Jouer avec le feux” delle sorelle Delphine e Muriel Coulin. Lindon, icona del cinema impegnato, interpreta un padre che scopre con grande dolore che il figlio maggiore milita in gruppi di estrema destra, una situazione che mette in discussione i valori per cui ha lottato tutta la vita.

Premio Mastroianni a Paul Kircher

Il Premio Marcello Mastroianni, riservato agli attori emergenti, è stato vinto dal giovane Paul Kircher per il suo ruolo in “Leurs enfants après eux” di Ludovic Boukherma e Zoran Boukherma, che racconta le vicende di tre giovani nella Francia degli anni Novanta durante quattro estati cruciali per le loro vite.

La 81ª Mostra del Cinema di Venezia si conclude dunque con una cerimonia che ha saputo riconoscere il talento di cineasti già affermati e nuove promesse, confermando la centralità del festival nel panorama cinematografico internazionale.

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