giovedì, Settembre 19, 2024
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Vasco senza freni: “Le droghe non sono tutte uguali, Meloni deride libertà”

Vasco Rossi ha ricevuto la Pergamena della Città. A conferire la speciale onorificenza all’artista è stato lo stesso sindaco di Milano Beppe Sala spiegando di aver scelto il cantante per “il suo stretto legame con la città, a partire dal primo dei suoi oltre trenta concerti a Milano, e per i meriti artistici che lo hanno visto protagonista per più di 50 anni di musica e di emozioni”. Lo stesso riconoscimento era stato assegnato nel 2022 a Patti Smith, al termine di un suo concerto al Castello Sforzesco. 

Durante l’incontro organizzato da ViviMilano al Corriere della Sera sono state diverse le affermazioni della rockstar che hanno destato curiosità: “Nelle canzoni racconto i miei problemi, rabbie e frustrazioni e ormai sono 45 anni che lo faccio. All’inizio pensavo che le potessero capire in pochi. Sono partito frainteso, facevo ironia e venivo preso sul serio, ma i fan non hanno mai frainteso niente, hanno sempre capito tutto perfettamente”.

Ha continuato spiegando: “Dovrebbe passarli la mutua i concerti. La musica è importantissima e il concerto è un rito laico”, ha detto il rocker. Proposta accolta con una vera e propria ovazione. Poi si è soffermato sul brano “Coca Cola“: “Veniva dal periodo in cui ero stato preso come capro espiatorio di tutti i problemi degli anni 80, ma non si può dire che tutta la droga è uguale, ci sono sostanze particolarmente pericolose, come l’eroina, metterle tutte nello stesso calderone è da criminali”.

Tanti gli argomenti trattati, tra cui la guerra che secondo il cantante “andrebbe bandita”, incalza Vasco: “Il delirio completo che sta succedendo in Palestina non è accettabile, ma secondo me la guerra dovrebbe essere bandita dall’umanità, non può essere più un sistema di agire, dovrebbe diventare un tabù. Quando uno dichiara guerra andrebbe messo subito in manicomio”.

Infine la stangata alla premier Meloni a cui dedica “Asilo Republic”: “L’ho scritta 40 anni fa, ma è particolarmente attuale. Adesso è il momento di Giorgia che dice che ci vuole più ordine e disciplina, quindi la cito dal palco. Sono concetti particolarmente attuali adesso che c’è questa direzione verso un certo tipo di autoritarismo e le libertà vengono derise. Il problema è questa derisione continua, tipica di quella che c’era negli anni 20, io vedo delle somiglianze notevoli”.

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