Danni ai beni culturali
Ieri l’altro un gruppetto di vandali hanno colpito la statua del famoso capitano inglese, JAMES COOK, staccandola dal piedistallo e lasciandola a terra.
La statua era esposta a Fitzroy Gardens di Melbourne, nei giardini dove si trova il Captain Cooks’ Cottage.
La City of Melbourne adesso sta valutando se la statua si puo’ rimettere nelle condizioni originali, oppure no. I vandali hanno anche lasciato un cartello con la scritta:
“Questo e’ un monumento dell’imperialista James Cook che gettiamo a terra. Monumenti come questi rappresentano la dissecrazione di questa terra. Ora mandiamo un messaggio per avvertire la gente che questa storia non puo’ continuare e per questa ragione noi usiamo la violenza”.
Nemmeno i monumenti possono stare in santa pace ! Queste opere d’Arte rappresentano la storia.
La storia non si puo’ cambiare.
Si puo’ tentare di cambiare il presente, ma non il passato.
I vandali in questione non rispettano nessuno e niente.
Per farsi notare usano la violenza; con la violenza non si combina niente di buono. James Cook era un navigatore e diresse tre grandi spedizioni nel Pacifico, dopo le quali, per i rilievi fatti di terre scoperte, o gia’ note, e numerose osservazioni geografiche e scientifiche, rimasero fissate le linee del disegno delle terre e degli oceani.
Scopri’, come tutti sanno, l’Australia fermandosi onde facilitare l’insediamento della Gran Bretagna.
Nacque nell’anno 1728 e mori’ nel 1779 nelle isole Hawaii, ucciso dagli indigeni.
Possiamo dire che con l’abbattimento del monumento a Melbourne, James Cook, muore per la seconda volta. Sempre vittima della violenza.
