lunedì, Settembre 16, 2024
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Vacanze care e caro vacanze

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È andata. Come per gli anni addietro, alla fine l’ Italia, in questi giorni, sta chiudendo per ferie. Certo, sono ancora dilà da venire periodi come alcuni giá trascorsi in precedenza, quando le vacche se non erano grasse, almeno erano sufficientemente in carne. Erano sufficienti perchè buona parte degli italiani, alla ripresa, potesse dire di essere soddisfatta per come aveva trascorso quella parentesi lontana dal lavoro. Per quanto breve e parsimoniosa potesse essere stata la fuga, quei giorni trascorsi comunque lontani dalla routine, avrebbero potuto essere usati come argomento di conversazione al dopolavoro.
Per di più questa edizione dei giochi olimpici si svolge quasi dietro l’angolo e, comunque potrà concludersi la rincorsa a un biglietto di qualcuno degli eventi della stessa, recarsi ora nella Ville Lumiere può essere una buona idea. Sempre in tono con quanto avrebbe detto, sul finire del xv°, secolo Enrico di Navarra: “Parigi val bene una messa”. Nel caso di specie una “messa” dovrà essere sostituita da “una sfacchinata e un salasso”.
Per il resto c’è da fare una considerazione adottabile in più versioni. La prima probabilmente è quella che riguarda più da vicino l’Italia e gli italiani: il settore turistico corrisponde a un abbondante 10% del PIL. Un suo consolidamento non può che far piacere all’intero Paese. C’è da aggiungere che lo stesso è assediato dalla concorrenza degli altri vicini e rivieraschi del Mediterraneo. La conclusione che se ne può trarre con soddisfazione è che lo stesso nome Italia attira turisti e visitatori “a prescindere”, come si sarebbe espresso Toto’. Si può dire che tale caratteristica, l’ Italianità, ha già salvato più volte al novantesimo minuto la situazione. Dovrebbe tenere questo particolare- si fa per dire -nella massima considerazione una realtà come la Stellantis, che sta gettando alle ortiche tutto quanto possa evidenziare tale caratteristica. Certo è che, da dove si trovano il Professor Valletta e “l’ Avvocato” certo non staranno guardando con ammirazione quanto stanno disfacendo i loro epigoni. Nell’antica Roma si sarebbe detto “margaritas ante porcos”. Ora invece non si può fare altro che prendere atto di tanto, limitandosi a stendere un velo pietoso. Stando però attenti che a pagare il conto alla fine, non siano chiamati proprio i cittadini del Bel Paese. È già successo altre volte, quindi nessun allarme ma massima cautela

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