domenica, Settembre 8, 2024
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UNESCO.A NUOVA DELHI IL COMITATO DEL PATRIMONIO MONDIALE VALUTERÀ LA RICHIESTA DI INSERIRE L’APPIA ANTICA NELLA LISTA DEL PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITÀ.

REGINA VIARUM:” PIANO DI GESTIONE DELLA ATTIVITA’-BRINDISI 29 LUGLIO 2024-SALA CONFERENZE DELL’AUTORITA’ PORTUALE DEL MARE ADRIATICO MERIDIONALE”.PARTECIPAZIONE DEL SINDACO DI BENEVENTO CLEMENTE MASTELLA

IL PROGETTO “APPIA REGINA VIARUM” PER IL RECUPERO DELL’ANTICO TRACCIATO ROMANO.

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 IL TRACCIATO DELLA VIA APPIA NELLE PROVINCE DI BRINDISI E TARANTO

A Nuova Delhi il Comitato del Patrimonio Mondiale valuterà la richiesta di inserire l’Appia Antica nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Questo riconoscimento segna un traguardo storico per il nostro Paese, che rende la Via Appia il sessantesimo sito UNESCO. La candidatura è stata promossa dal Ministero della Cultura con il coinvolgimento di numerosi enti, tra cui quattro regioni, 13 tra città metropolitane e province, 73 comuni e 14 enti parco. La strada, che un tempo collegava Roma a Brindisi, ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo economico, politico e culturale del territorio, fungendo da ponte con le terre del Mediterraneo. Il suo impatto strategico risiede anche come catalizzatore per il turismo culturale e la valorizzazione del patrimonio archeologico.

Il prossimo lunedì 29 luglio 2024, presso la sala conferenze dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale a Brindisi, si terrà un importante incontro, organizzato dal Comune di Brindisi, sul piano di gestione delle attività lungo la “Regina Viarum”. L’iniziativa rappresenta un momento cruciale per discutere e definire le strategie di tutela, conservazione e valorizzazione della storica Via Appia. La giornata sarà moderata da Maurizio Marinazzo, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Brindisi.

Il programma dei lavori inizierà alle ore 10 con i saluti istituzionali di Giuseppe Marchionna, sindaco di Brindisi, e Toni Matarrelli, presidente dell’Amministrazione Provinciale. A seguire, interverranno Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, e Clemente Mastella, sindaco di Benevento, che porteranno il loro contributo sul valore storico e culturale della Via Appia. Alle 10.15, Francesco Bandarin, già direttore del Centro del Patrimonio Mondiale UNESCO, e Angela Maria Ferroni, responsabile tecnico-scientifico della candidatura UNESCO, apriranno i lavori con le loro relazioni introduttive.

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Nel pomeriggio, a partire dalle ore 17, si terrà l’assemblea plenaria durante la quale i coordinatori dei tavoli tematici presenteranno i risultati dei lavori della mattinata. Seguirà un dibattito con la partecipazione di Loredana Capone, presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Vito Leccese, sindaco della Città Metropolitana di Bari, Maria Piccarreta, segretario regionale del Segretariato regionale MiC per la Puglia, Francesca Romana Paolillo, sovrintendente per il patrimonio culturale subacqueo, e Francesca Riccio, sovrintendente per il patrimonio Archeologico, Belle arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce.

Il dibattito vedrà anche gli interventi di Simone Quilici, direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica, Fabio Pollice, rettore dell’Università del Salento, e Giuseppe Ceraudo, docente presso l’Università del Salento e componente del Comitato tecnico-scientifico della candidatura UNESCO. Saranno presenti anche Alfonso Santoriello, docente presso l’Università di Salerno e membro del Comitato tecnico-scientifico della candidatura UNESCO, Gert-Jan Burgers, docente presso la Vrije Universiteit di Amsterdam e componente del Comitato di gestione del Parco Archeologico di Muro Tenente, Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, e Rocky Malatesta, presidente del Consorzio Area Marina Protetta di Torre Guaceto.

Hanno inoltre assicurato la loro presenza i sindaci dei Comuni interessati dalla Via Appia “Regina Viarum”, sia nel duplice tracciato dell’Appia Claudia che dell’Appia Traiana, compresi nella candidatura UNESCO.

E’ possibile consultare il Programma al seguente link istituzionale:

https://www.comune.brindisi.it/brin…/po/mostra_news.php…

 

“Appia Regina Viarum” un progetto presentato nel marzo 2020, dal MIBACT ,il progetto  per il recupero dell’antico tracciato romano che da Roma con un milione di passi raggiungeva Brindisi, attraversando diverse regioni e città del meridione, tra queste Grottaglie che oggi sembra essere “assopita” nei torpori di una politica amministrativa in cerca d’identità e dunque di qualche autore. Percorrendo la statale che da Grottaglie conduce a Francavilla Fonta-Brindisi è possibile vedere i cantieri dei lavori dell’“Appia Regina Viarum”. “Il ritorno della grande diagonale del Mediterraneo, un milione di passi da Roma a Brindisi che dopo decenni di oblio ritornano percorribili restituendo finalmente alla res publica un bene dimenticato. Un monumento, un mito, una linea che non finisce ma porta niente meno che alla Via della Seta. Un progetto di portata europea che tocca quattro regioni e coinvolge gli italiani da Roma a Brindisi nella parte meno conosciuta e forse più autentica del Paese. Il sogno di un cieco, Appio Claudio, che dopo ventitré secoli ridiventa realtà, strada, cammino”.

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Queste alcune delle suggestive parole del filmato curato dal regista Alessandro Scillitani che ha aperto oggi nella Sala della Crociera del Collegio Romano la presentazione del progetto “Appia Regina Viarum”, voluto dal Ministro per i beni e per le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini e finanziato con 20 milioni di euro all’interno del Piano Cultura e Turismo varato nel 2016. Molti i punti di forza, a partire dalla natura del cammino che fa dell’Appia il primo cammino nazionale laico a matrice culturale lungo circa 600 km in 29 tappe. “Appia Regina Viarum” intende  valorizzare il sistema del cammino lungo l’antico tracciato romano, un finanziamento di  € 20.000.000,00 sul Piano stralcio “Cultura e Turismo” FSC 2014-2020 – Delibera CIPE 3 del 1 maggio 2016 (ripartiti tra MiBACT e Regioni sulla base di un Masterplan condiviso) Intervento su 609 km circa (di cui 150 km Lazio, 190 km Campania, 83 km Basilicata, 186 km Puglia) con  29 tappe di circa 20 km in 4 Regioni, 11 Province (Avellino, Bari, Benevento, Brindisi, Caserta, Foggia, Latina, Matera, Potenza, Roma e Taranto) e 87 Comuni interessati.

Saranno presentate le indagini archeologiche effettuate, nell’ambito del progetto del Ministero della Cultura denominato “Appia Regina Viarum” nelle province di Brindisi e Taranto, in sinergia fra la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio Brindisi e Lecce e la Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Subacqueo.Le ricerche, finanziate con il Piano stralcio “Cultura e Turismo” FSC 2014-2020 e affidate alla ditta Tethys srl, sono state finalizzate mediante scavi archeologici e ricognizioni di superficie che hanno permesso di evidenziare tracce e resti archeologici lungo il tracciato ipotizzato della via Appia tra Taranto e Brindisi.L’azione di indagine e la verifica delle tracce della strada, ma anche delle infrastrutture e degli insediamenti agricoli e produttivi connessi al percorso stradale, hanno confermato le ipotesi che l’Appia, elemento strutturante del paesaggio, nella sua evoluzione attraverso i secoli abbia condizionato e indirizzato in rapporto tra uomo e territorio e le scelte insediative. I risultati delle attività di ricerca permettono di definire alcuni tratti fondamentali del tracciato della Regina Viarum, come era chiamata dagli autori antichi la più importante delle vie romane che collegava Roma a Città di Brindisi passando dal territorio di Taranto. La strada, iniziata dal censore Appio Claudio nel 312 a.C. per collegare Roma e Capua, dovette essere prolungata in Puglia forse soltanto nel corso del III a.C., quando, conquistata Taranto (272 a.C.), i Romani si spinsero fi no alla Messapia fondando, infine,

la colonia di Brundisium (244 a.C.); rimase uno dei principali percorsi nei secoli a venire, come indica la sopravvivenza in parte nella viabilità attuale e in alcuni tratturi come quello Tarantino (noto anche come “Via Appia antica”).

Gli interventi di indagine archeologica diretta ed indiretta sono geograficamente dislocati tra la provincia di Taranto e quella di Brindisi, interessando diverse località fra cui Città di Laterza, Città di Taranto, Comune di Grottaglie, Comune di Francavilla Fontana , Comune di Latiano e Città di Mesagne, selezionate a seguito di una precisa ricerca d’archivio e delle fonti documentarie presente negli archivi delle due Soprintendenze.Tali attività rientrano nel Progetto Appia Regina Viarum, promosso dal Ministero della Cultura, che riguarda la realizzazione e la messa a sistema di un cammino turistico-culturale lungo l’antica arteria romana attraverso i territori di Lazio, Campania, Basilicata e Puglia, collegando Roma con Brindisi, per recuperare e valorizzare l’originario tracciato della via Appia – ed i suoi diversi antichi tratti – e per consentire, attraverso una mobilità turistica lenta, l’accesso e la fruizione al patrimonio culturale che gravita su di essa. L’iniziativa si collega al percorso di candidatura della Via Appia. Regina Viarum all’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, intrapreso dal Ministero della Cultura.

 

 

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