di Paolo Cagnoni
Jannik Sinner non si lascia distrarre dalle vicende legali e torna subito protagonista sul campo, vincendo 6-1 6-3 il match contro Taro Daniel al torneo di Shanghai. Nonostante il successo, però, il caso doping che lo coinvolge continua a tenere banco, con importanti sviluppi giunti dal Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas).
Il comunicato del TAS: nessuna data fissata per l’arbitrato
Ieri sera, il Tribunale ha pubblicato un comunicato ufficiale riguardante il ricorso presentato dalla Wada, che contesta la decisione dell’International Tennis Integrity Agency del 19 agosto 2024. In quell’occasione, l’Itia aveva stabilito che Sinner, pur avendo commesso due violazioni delle regole antidoping, non aveva mostrato né colpa né negligenza, evitando così qualsiasi squalifica. Nonostante questo, il Tas ha fatto sapere che “non è possibile indicare un termine temporale per l’emissione della decisione“, lasciando l’arbitrato senza una data certa. Una notizia che rappresenta una sorpresa per chi sperava in una soluzione rapida della questione.
Le conseguenze per Sinner
Per il nostro tennista, questa incertezza non è un fattore positivo. L’arbitrato rischia di protrarsi più a lungo di quanto lui e il suo team avessero sperato, rendendo la situazione ancora più complessa. La Wada ha dieci giorni (più altri dieci eventuali) per depositare la sua memoria difensiva, e altrettanto tempo avranno i legali di Sinner. Solo dopo questo scambio di documenti, verrà costituito il collegio arbitrale che dovrà esaminare il caso e stabilire un calendario per l’udienza.
Un iter che potrebbe allungarsi fino al 2025
Con l’attuale incertezza sui tempi, è possibile che l’arbitrato si svolga all’inizio del prossimo anno, probabilmente a gennaio o addirittura a febbraio, sovrapponendosi all’avvio della stagione tennistica 2025. Questo allungamento dei tempi complica ulteriormente la situazione per Sinner, che già si trova a dover affrontare lo stress e l’impatto psicologico di una vicenda che sperava e pensava di aver chiuso. Il tennista teme poi che con il prolungamento delle tempistiche si vada verso una sentenza per lui negativa, non tanto per una vera colpevolezza, quanto più per il clamore mediatico che la circonda.
La forza di Sinner: tennis al primo posto
Nonostante tutto, Sinner dimostra una straordinaria resilienza. Dopo la finale di Pechino, la vittoria a Shanghai è un segnale chiaro della sua volontà. Ma non è facile ignorare una vicenda che richiederà impegno mentale e finanziario, oltre a un continuo monitoraggio legale, fino alla definitiva conclusione. Per il momento, la questione resta aperta, con l’attenzione del mondo del tennis e dei media che rimane alta in attesa di un verdetto che potrebbe influire pesantemente sulla carriera di Jannik.
