giovedì, Settembre 19, 2024
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Sei ostaggi israeliani trovati morti a Rafah: brutalmente assassinati da Hamas

di Stefano Petroselli

 

Nelle ultime ore, l’IDF (Israel Defense Forces) ha recuperato i corpi di sei ostaggi israeliani in un tunnel situato a Rafah, nella Striscia di Gaza. Tra le vittime, due donne e quattro uomini, figura anche Hersh Goldberg-Polin, un giovane israelo-americano. Secondo quanto riportato dal portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, i sei ostaggi sono stati “brutalmente assassinati” dai militanti di Hamas poco prima dell’arrivo delle truppe israeliane. La notizia è stata diffusa dal Times of Israel.

Le circostanze del ritrovamento

Durante una conferenza stampa, Hagari ha dichiarato che i corpi degli ostaggi sono stati trovati durante i combattimenti a Rafah, in un tunnel situato a circa un chilometro di distanza da quello dove, pochi giorni fa, è stato tratto in salvo Farhan al-Qadi. “Secondo una prima valutazione… sono stati brutalmente assassinati dai terroristi di Hamas poco prima che li raggiungessimo”, ha affermato Hagari. Gli ostaggi erano stati rapiti vivi la mattina del 7 ottobre durante un attacco condotto da Hamas.

Chi erano gli ostaggi

Gli ostaggi identificati sono: Hersh Goldberg-Polin, 23 anni; Eden Yerushalmi, 24 anni; Ori Danino, 25 anni; Alex Lubnov, 32 anni; Carmel Gat, 40 anni; e Almog Sarusi, 25 anni. Secondo le IDF, gli ostaggi potrebbero essere stati uccisi uno o due giorni prima del ritrovamento. L’esercito israeliano non disponeva di informazioni precise sulla loro ubicazione ma aveva indicazioni di un’area generale in cui potevano essere tenuti prigionieri. Per questo motivo, l’IDF ha operato con estrema cautela durante l’ispezione di un complesso di tunnel, fino a trovare i corpi nel pomeriggio. I loro resti sono stati successivamente trasferiti in Israele per l’identificazione.

La situazione attuale degli ostaggi a Gaza

Al momento, restano a Gaza 97 dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre. Tra questi, ci sono i corpi di almeno 33 morti confermati dall’IDF. Durante una tregua di una settimana alla fine di novembre, Hamas ha rilasciato 105 civili, mentre altri quattro ostaggi erano stati rilasciati precedentemente. Le truppe israeliane hanno salvato otto ostaggi vivi e recuperato i corpi di 37 ostaggi, inclusi tre uccisi per errore dai militari durante i tentativi di fuga dai rapitori.

Le reazioni internazionali e le dichiarazioni di Herzog

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha espresso il proprio dolore, dichiarando che “il cuore di un’intera nazione è stato fatto a pezzi”. “A nome dell’intero Stato di Israele, tengo le loro famiglie nel mio cuore e chiedo perdono per non essere stato in grado di riportare a casa i vostri cari sani e salvi”, ha detto Herzog. Il presidente ha inoltre sottolineato che l’uccisione degli ostaggi da parte di Hamas dimostra la volontà del gruppo di compiere crimini contro l’umanità, ribadendo che “l’obiettivo sacro” del Paese era quello di riportarli a casa.

La situazione resta estremamente tesa nella regione, con Israele che continua le sue operazioni contro le postazioni di Hamas nella Striscia di Gaza, mentre la comunità internazionale osserva con preoccupazione gli sviluppi.

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