Polvere di polline di pino domestico, appena un centimetro, nascosto in un angolo del celebre dipinto di Van Gogh “Iris”. Un elemento microscopico, quasi invisibile a occhio nudo, eppure in grado di raccontarci una storia, la storia del luogo dove Van Gogh ha dipinto quella celebre tela dove spiccano il verde e il blu dei fiori.
Chi ha familiarità con i dipinti di Vincent non può non pensare subito ad un luogo in particolare, legato a quei pini: si tratta di Saint-Rèmy-de-Provence, in Francia, dove ancora oggi è presente e aperto l’istituto di igiene mentale dove Vincent si trovava in cura nel 1889 e dove dipinse 150 tele.
“Vedo ovunque nella natura, ad esempio negli alberi, capacità d’espressione e, per così dire, un’anima.”
Campi dell’ospedale_Van Gogh
Oggi per noi molte di quelle tele sono tra le più famose e conosciute del pittore olandese, ma al tempo rimasero nascoste e incomprese per lunghi anni, e il loro valore fu scoperto solo grazie alla caparbietà e alla determinazione di Johanna Van Gogh-Bonger, la moglie di Theo (fratello di Van Gogh), che si adoperò in tutti i modi per restituire a quelle opere la dignità e l’apprezzamento che meritavano.
“Non posso cambiare il fatto che i miei quadri non vendano. Ma verrà il giorno in cui la gente riconoscerà che valgono più del valore dei colori usati nel quadro.”
Secondo quanto riportato da Sky Arte, la scoperta di questo poetico indizio sulla tela di Van Gogh si deve a uno studio sul colore effettuato da un team di esperti in occasione di una grande mostra monografica prevista per il prossimo autunno al Getty Museum di Los Angeles. L’obiettivo iniziale dei restauratori era quello di esaminare in modo non invasivo, attraverso moderne tecniche di analisi all’ultravioletto, il cambiamento del colore degli Iris ritratti da Van Gogh da viola a blu, dovuto all’esposizione della tela alla luce. Quel che è emerso invece è stato uno spaccato di vita che ci ha riportato indietro fino a uno dei momenti più drammatici ma anche più prolifici -dal punto di vista artistico- della vita dell’autore, è in questo stesso manicomio infatti che Van Gogh dipinse la celebre Notte stellata, Paesaggio con covoni e luna nascente, La ronda dei carcerati, e le varie raffigurazioni del manicomio, come ad esempio: Il giardino del manicomio a Saint-Rèmi, il cortile, il vestibolo.