lunedì, Settembre 16, 2024
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Sangiuliano si è dimesso: la lettera alla Meloni. Alessandro Giuli nuovo ministro

di Stefano Petroselli

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La pressione è sempre più intensa sul ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, coinvolto in uno scandalo che ha messo a dura prova il governo. Secondo fonti vicine a Giorgia Meloni, la presidente del Consiglio era ormai da ore orientata a chiedere al ministro un passo indietro, considerate le conseguenze politiche e mediatiche della vicenda: pochi minuti fa è arrivato l’annuncio delle dimissioni ufficiali.

Sangiuliano si dimette: la lettera a Giorgia Meloni, chi lo sostituirà

Adnkronos ha potuto avere accesso alla lettera che Sangiuliano avrebbe scritto per comunicare le dimissioni: “Caro presidente, cara Giorgia, dopo aver a lungo meditato, in giornate dolorose e cariche di odio nei miei confronti da parte di un certo sistema politico mediatico, ho deciso di rassegnare in termini irrevocabili le mie dimissioni da Ministro della Cultura”. E aggiunge: “Grazie per avermi difeso”. Meloni ha già scelto il nome del nuovo ministro – una personalità di area che dovrà prendersi sulle spalle il ministero della Cultura, subentrare in corsa nell’organizzazione dell’imminente G7 e rappresentare l’Italia davanti ai «grandi» del mondo dopo una figura non certo edificante: si tratta di Alessandro Giuli.

La crisi al ministero della Cultura

L’evolversi dello scandalo ha portato la premier a considerare diverse opzioni, tra cui la sostituzione del ministro. Cosa che più è avvenuta. Meloni, preoccupata per il peso crescente delle indiscrezioni, ha avviato una delicata trattativa con Sangiuliano, suggerendogli di dimettersi volontariamente.

Sangiuliano sotto assedio

Negli ultimi giorni, diversi ambasciatori e consiglieri politici avrebbero raccomandato a Sangiuliano di valutare seriamente la strada delle dimissioni, per prevenire ulteriori danni all’immagine del governo. La decisione finale è spettata formalmente al ministro, ma è chiaro che l’orientamento della premier è stato determinante. Se Sangiuliano avesse decideso di resistere, avrebbe aperto scenari politici complessi e potenzialmente pericolosi per la stabilità dell’esecutivo.

Le accuse di Maria Rosaria Boccia

A complicare ulteriormente la situazione è il ruolo di Maria Rosaria Boccia, il cui nome è legato alle indiscrezioni più delicate della vicenda. Alcuni temono che nuove rivelazioni da parte sua possano innescare un vero e proprio effetto domino, rendendo la posizione di Sangiuliano ancor più insostenibile. È evidente che l’assedio mediatico ha reso sempre più difficile per il ministro mantenere la guida del dicastero.

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