«Finalmente comincio ad abitare in una casa degna di un uomo!», sarebbero state queste – secondo Svetonio – le parole pronunciate da Nerone entrando per la prima volta nella Domus Aurea, la grandiosa residenza imperiale, i cui nuclei principali si estendevano sul Palatino e sul colle Oppio. Sepolta sotto le sostruzioni delle Terme di Traiano, a seguito della damnatio memoriae di Nerone, ciò che restava della Domus fu ritrovato a partire dal XV secolo. Fra i principali protagonisti della riscoperta, furono gli artisti (tra i quali Raffaello, Pinturicchio e Ghirlandaio) che, dall’alto, si calarono negli ambienti interrati, enigmatiche “grotte” decorate da magnifici affreschi.

Da venerdì 1° marzo, romani e turisti potranno ricominciare a calarsi, metaforicamente, negli spazi della Domus, che riaprirà ogni venerdì, sabato e domenica. La residenza era chiusa dal 15 gennaio. È un appuntamento molto atteso, per il quale è necessaria la prenotazione online sul sito del Parco Archeologico del Colosseo.

Dalle 9.15 alle 17.00, visite guidate ogni 15 minuti, ci condurranno attraverso le maestose sale, progettate dagli architetti Severus e Celer e decorate dal pittore Fabullus. Fra di esse, è il Grande Criptoportico, interamente affrescato e caratterizzato da piccole figurine a tema egittizzante, recentemente restaurate. Cuore della visita è sicuramente la Sala Ottagona, per alcuni da identificarsi con la coenatio rotunda, la sala per banchetti che ruotava su sé stessa. Nel biglietto è inclusa la «Domus Aurea Experience» che consente, grazie alla realtà virtuale, di rivivere l’emozione di entrare nelle “grotte” a lume di torcia, sulle orme dei pittori rinascimentali, vedendo poi rinascere, sotto i nostri occhi, i colori e la magnificenza della Domus Imperiale.

Domus Aurea, Viale Serapide, ingresso 15 euro, colosseo.it/biglietti/domus-aurea/