venerdì, Settembre 20, 2024
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Roma, corteo contro il governo: scontri violenti con la polizia. È caos

Momenti di tensione al corteo organizzato a Roma contro il governo Meloni. La manifestazione, inizialmente pacifica, ha preso una svolta più agitata quando alcuni manifestanti dei collettivi hanno deviato dal percorso previsto, dirigendosi verso la stazione Termini e il centro della città, anziché seguire l’itinerario stabilito.

La polizia è intervenuta a via Vicenza, quando uno spezzone di studenti ha deviato dalla manifestazione principale partita da piazza Vittorio. La tensione è salita quando gli studenti, urlando: “Intifada fino alla vittoria, i giovani lo sanno da che parte stare, Palestina libera dal fiume fino al mare, adesso vi faremo sentire la nostra voce, noi sì che abbiamo il coraggio e vi aspettiamo al varco quando la Storia vi giudicherà. Mostreremo la nostra rabbia perché Rafah sta bruciando, bruceranno le città anche qua“, hanno cercato di unirsi al corteo. Il tentativo è stato fermato dal servizio d’ordine del corteo principale, provocando alcuni tafferugli tra gli studenti e il personale di sicurezza.

Gli studenti, non coordinati con le altre associazioni, hanno provato a entrare nel corteo principale senza seguire le procedure stabilite, il che ha portato a un rallentamento e a scontri con il servizio d’ordine. La decisione di far confluire lo spezzone studentesco alla fine del corteo è stata presa per evitare ulteriori tensioni e possibili provocazioni.

Le accese proteste che stanno avvenendo richiamano alla memoria un’altra protesta avvenuta nel 1968. In quell’occasione vi fu un corteo di solidarietà con gli studenti francesi. Durante la manifestazione vennero innalzate barricate Campo de’ Fiori e gli scontri con la polizia furono molto violenti. Il bilancio fu di venti feriti, 4 arresti e 50 fermi.

I motivi della manifestazione

Il corteo, guidato dagli slogan “Basta sfruttamento, fascismo e guerre” e “Stop genocidio, accordi con Israele. Fine dell’occupazione. Palestina libera”, ha visto la partecipazione di almeno cinquemila persone, secondo fonti investigative. Tuttavia, gli organizzatori stimano la presenza in piazza di oltre 10mila manifestanti, provenienti da una vasta gamma di realtà sindacali, sociali, politiche, studentesche e comunità palestinesi.

https://twitter.com/i/status/1796929325695902108

La protesta è diretta contro il “Governo della guerra e dell’attacco al salario“, come spiegato dal comitato 1 Giugno nei giorni precedenti, che viene accusato di complicità con il genocidio a Gaza e di politiche discriminatorie nei confronti delle donne, dei migranti e dello stato sociale.

L’intera manifestazione, dal comizio di Giorgia Meloni al corteo contro il governo, è stata sorvegliata da oltre mille agenti per garantire la sicurezza pubblica e prevenire disordini. Oltre cinquanta sigle hanno aderito alla mobilitazione, esprimendo una variegata gamma di rivendicazioni e richieste, dall’abbassamento delle armi al miglioramento delle condizioni salariali e sociali.

 

 

 

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