È stata ritrovata in Germania, precisamente a Duisburg, la bambina di 8 anni scomparsa lo scorso 25 maggio da San Giovanni Teatino, nei pressi di Chieti. La piccola è stata localizzata dopo un mese di ricerche dagli agenti della seconda sezione della Squadra mobile di Chieti grazie ai canali internazionali del sistema di cooperazione Sirene, operativo in tutti i paesi europei dello spazio Schengen. La bambina si trovava nella casa di una parente.
Tre persone sono state arrestate, compresa la madre che era fuggita in Germania con un autobus partito da Bologna il 26 maggio scorso. Secondo indiscrezioni, gli altri due arrestati sono latitanti ricercati da tempo, tra cui la zia paterna della bambina. Quest’ultima, irreperibile da circa 7 anni, era colpita da un Mandato di Arresto Europeo poiché condannata in Italia a 18 anni di reclusione per reati legati agli stupefacenti, commessi a Pescara tra il 2006 e il 2017.
I familiari complici della madre
Durante l’indagine, sei persone sono state deferite alla Procura della Repubblica di Chieti. Tutti familiari della minore, sono stati ritenuti complici della madre, in quanto pienamente consapevoli dell’organizzazione della fuga e avendo denunciato la scomparsa della bambina con colpevole ritardo, nonostante alcuni di loro fossero formali affidatari della minore stessa.
La bambina era sparita dalla casa della nonna, alla quale era stata affidata dal giudice il 25 maggio. Era stata tolta ai genitori, arrestati in seguito a un’indagine per armi e droga, e affidata prima a una comunità educativa di Pescara e poi ai parenti materni. La bambina non aveva mai frequentato la scuola. Disperati erano stati gli appelli della nonna affinché fosse riportata a casa. La madre e la zia della bambina sono state condotte in carcere a Duisburg, in attesa della convalida dell’arresto ai fini estradizionali, mentre la bambina, in attesa di essere ricondotta in Italia, è stata affidata ai Servizi Sociali della città di Duisburg.
