I Campi Flegrei costituiscono una vasta area vulcanica che si caratterizza per il fenomeno del c.d. “bradisismo”.
Il “bradisismo”, letteralmente “movimento lento del suolo”, consiste in un lento movimento di sollevamento e abbassamento del terreno.
L’area vulcanica dei Campi Flegrei si estende nel quartiere di Bagnoli e nei Comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto e Giugliano; ha, inoltre, un diametro di circa 15 chilometri.
Negli ultimi tempi, le scosse di terremoto nei Campi Flegrei sono state avvertite anche dagli abitanti della città di Napoli, ivi comprese le isole di Ischia e Procida.
Ciò continua ad incutere timore agli abitanti di molti Comuni come, a titolo meramente esemplificativo, quelli di Bacoli, di Pozzuoli, di Napoli, Ischia, Procida; inoltre, gli abitanti, anche in occasione della più lieve scossa che avvertono, vanno in panico e si riversano immediatamente sulle strade a tutela della loro vita ed incolumità, vivendo nel continuo terrore.
Conseguentemente, per tutte queste ragioni ed a tutela della sicurezza, dell’ordine pubblico, nonché della pubblica e privata incolumità, con delibera di Giunta Comunale di Palazzo San Giacomo n. 284/2024 del 11/07/2024, si è provveduto al Piano di allontanamento comunale per il Rischio vulcanico Campi Flegrei, all’elenco delle aree di emergenza di Protezione Civile ed al relativo layout della segnaletica di emergenza.
Infatti, considerato che nell’area flegrea, contestualmente al “rischio vulcanico” coesiste il “rischio bradisismico”, che, sebbene scaturisca dalla natura vulcanica dell’area, determina ripercussioni sul territorio paragonabili a quelle prodotte da eventi sismici, di media intensità ma ad alta frequenza, si è avvertita l’esigenza di adottare specifiche misure di salvaguardia della popolazione, di natura strutturale e non strutturale, che ha comportato la necessità di una revisione generale delle aree di emergenza individuate ed approvate congiuntamente al Piano Comunale di Emergenza di protezione Civile per il rischio sismico, sia in relazione all’evoluzione del fenomeno bradisismo che in rapporto alla funzione da attribuire alle diverse aree di emergenza individuate sul territorio cittadino.
Ulteriore misura di salvaguardia non strutturale è stata quella dell’informazione alla popolazione sulla pianificazione comunale e, in particolare, sulla dislocazione delle aree di attesa; questa viene assolta anche predisponendo opportuna segnaletica di emergenza, coerentemente agli indirizzi nazionali in materia.
Infine, il “Piano di allontanamento comunale per il rischio vulcanico campi flegrei” sarà parte integrante del piano di emergenza comunale di protezione civile (pec), strutturato come segue:
1. Parte generale:
Raccoglie tutte le informazioni relative alla conoscenza del territorio e alle reti di monitoraggio presenti, finalizzate all’elaborazione dei possibili scenari di danno che si possono verificare nell’area in esame.
2. Lineamenti della pianificazione:
Individua gli obiettivi da conseguire per organizzare un’adeguata risposta di Protezione Civile subordinatamente ai diversi scenari, ed al verificarsi dell’evento indica le Componenti e le Strutture Operative designate alla gestione e superamento dell’emergenza.
3. Modello di intervento:
Indica l’insieme coordinato secondo procedure, degli interventi che le Componenti e le Strutture Operative di Protezione Civile individuate nel Piano attuano al verificarsi dell’evento o nell’imminenza dello stesso.
Dunque, anche se sussiste la problematica, la stessa è sotto controllo ed è monitorata per la serenità e la sicurezza non soltanto degli abitanti dell’area, ma anche di quanti turisti intendono scegliere l’intero territorio partenopeo come meta privilegiata del loro soggiorno turistico.
Dott. Avv. Claudio Esposito
