Ti fa mangiare anche quando non puoi pagare
Al The Long Table si paga solamente se si riesce a farlo e in cambio si mangia cibo che sarebbe destinato alla spazzatura: ora però rischia di chiudere a causa della nuova proprietà
The Long Table, situato nel Gloucestershire, ha ridefinito il concetto di ristorante, mettendo al centro delle proprie operazioni l’attenzione verso le persone e il pianeta. Con un modello “pay as you can”, il locale ha dato da mangiare a migliaia di individui, salvando tonnellate di cibo destinato alla spazzatura e pagando equamente i fornitori locali.
Il concetto alla base del ristorante è semplice ma potente: tutti sono invitati a sedersi alla tavola lunga e a gustare un pasto, indipendentemente dalla propria capacità di pagare. Questo approccio ha permesso a The Long Table di diventare un punto di riferimento nella lotta contro l’insicurezza alimentare, un problema che affligge milioni di persone nel Regno Unito.
Oltre a offrire pasti accessibili, il ristorante si impegna anche nel recupero degli scarti alimentari e nell’acquisto di prodotti locali, contribuendo così a ridurre gli sprechi e a sostenere l’economia locale. Inoltre The Long Table garantisce un salario dignitoso a tutto il personale, senza fare affidamento su volontari.
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Molto più di un semplice ristorante
La filosofia del ristorante si estende anche alla selezione degli ingredienti per i suoi piatti. La preferenza è data a materie prime provenienti da fonti sostenibili e locali, con particolare attenzione alla stagionalità e alla riduzione dell’impatto ambientale. Questo approccio non solo promuove la sostenibilità, ma garantisce anche la qualità e la freschezza dei piatti serviti.
Inoltre The Long Table si impegna a coinvolgere attivamente la comunità locale, offrendo non solo cibo, ma anche uno spazio di incontro e di condivisione. Grazie al suo modello di business innovativo e alla sua missione centrata sulle persone e sul pianeta, The Long Table ha dimostrato di essere molto più di un semplice ristorante.
È diventato un esempio di come sia possibile creare un’economia alimentare più equa, sostenibile e inclusiva, ispirando altre realtà a seguire il suo esempio e ad adottare pratiche commerciali più etiche e responsabili.
Tuttavia, nonostante il duro lavoro e l’entusiasmo della comunità, il futuro del ristorante e delle attività ad esso collegate è adesso incerto. Il preavviso di sfratto è stato un duro colpo per tutti coloro i quali hanno contribuito alla trasformazione del mulino e che vi hanno trovato una casa.
Eppure c’è ancora speranza e determinazione nella comunità. Il sostegno ricevuto finora è stato straordinario e i membri della comunità si stanno mobilitando per trovare soluzioni e difendere il loro spazio. Eventi comunitari e la raccolta di firme per una lettera aperta al nuovo proprietario sono solo alcune delle iniziative messe in atto per cercare di garantire un futuro al ristorante.