mercoledì, Settembre 25, 2024
HomeRubricheUno sguardo da PonteQuando non riesce a completare per tempo un elaborato, l'autore dice che...

Quando non riesce a completare per tempo un elaborato, l’autore dice che lo riporta “a nuovo”.

screenshot 20240205 095633 flickr 768x5792 1

 

 

La settimana scorsa è stata densa di importanti eventi, anche tra privati, che ancora oggi non possono restare senza commenti, seppure senza andare fino in fondo, almeno per ora. Tra di essi svetta l’assemblea annuale di Confindustriali, svoltasi giovedì a Roma nei locali della Città della Musica. La riunione è stata anche l’occasione per il debutto ufficiale tra gli associati di Emanuele Orsini, presidente di fresca nomina di quell’ associazione. Un
dettaglio, forse qualcosa in più, non può essere trascurato: è l’interruzione della tradizionale riunione nell’ Auditorium di Viale dell’ Astronomia perché non era sufficientemente ampia da contenere tutti gli invitati. Il fatto fa pensare senza indugio che il numero di aderenti a quel sodalizio sia in crescita. Non è una notizia di poco conto, stante il fatto che il Paese ha bisogno di quanti continuino a darsi da fare, cioè a passare dalle parole ai fatti, soprattutto se la loro produttività è considerevole. In una realtà produttiva dove, accanto alla Intelligenza artificiarle, coesiste ancora ampio spazio perché possa esprimersi l’ Intelligenza Artigianale. Non trascurando che Il sistema economico in cui si troveranno a agire non potrà che trarne vantaggio. Tanto anche per altri ritorni positivi, per tutti uno, il rafforzamento delle economie di scala. Sono esse un requisito al momento, carente, soprattutto in Italia e costituisce un vulnus più che limitante della produzione interna. Da tempo il suo indicatore annaspa nella parte bassa della scala che la misura, che, in pratica, rappresenta a un buon livello la produttività di un sistema economico. C’è ancora altro nella relazione del Presidente Orsini che stimola l’attenzione: la più importante delle associazioni, quella da lui presieduta, che in Italia rappresentano gli imprenditori, si è ampliata. Non è una notizia di poco conto, stante il fatto che il Paese ha bisogno di quanti continuino a darsi da fare, soprattutto se la loro produttività è elevata. Il sistema economico non potrà che trarne vantaggio, anche per altri ritorni positivi: per tutti basta citarne uno, il rafforzamento delle economie di scala già in atto e il crearsene di nuove. É un requisito che, al momento, è generalmente carente nel organizzazione della produzione nazionale. Da tempo il suo indicatore annaspa nella parte bassa della scala che la misura. In pratica rappresenta, con particolare evidenza, la produttività. C’è stato ancora altro nella relazione del Presidente Orsini che ha stimolato l’attenzione: la più importante delle associazioni che in Italia rappresentano gli imprenditori, si è data disponibile a collaborare a tutto campo con il Governo per quanto la classe imprenditoriale potrà fare. Tale dichiarazione verbale è
da considerare quella che la “promissioni boni viri”, la promessa di una persona per bene, era per gli antichi romani, una “obblgatio”, un impegno preciso. Vale a dire che, pur non essendo scritta e sottoscritto, impegnava le parti, come e forse più, di un contratto tipo, scritto e firmato.in effetti ancora oggi ne sopravvive una versione, la stretta di mano che si scambiano il sensale, l’agricoltore e il cliente che ha acquistato i prodotti di quest’ ultimo: per le stesse persone tale rituale è vincolante e senza condizioni, tranne quelle di forza maggiore. Altrettanto importante è la dichiarazione del Presidente Orsini se inquadrata nell’ attuale contesto internazionale. Il Paese ne esce bene, anche se alcune delle operazioni che sta facendo sono spot non sistematiche e, per certi versi, ardite. Vale per il tentativo di Unicredit di entrare nel capitale della tedesca Kommerzbank, importante istituto di credito tedesco.
Non sarà facile ma non è detto che l’operazione non vada in porto con soddisfazione di entrambi i partners. Non sono lontani i tempi in cui se un tedesco, preferibilmente senza braccio teso, diceva “Deutsch ùber alles”, la Germania sopra tutto (o tutti?), nessuno di quanti fossero stati presenti si sarebbe limitato a ascoltare senza replicare:” tempo al tempo!”

RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Eventi in programma

ULTIME 24 ORE