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POSEIDONIA CHIAMATA OGGI PAESTUM

Chiamata oggi Paestum, prima Pesto, questa cittadina rimarrà sempre e solo Poseidonia, fondata dai greci intorno al 600 a.C. in onore del possente dio del mare Poseidone.

Nella seconda metà del VII sec. a.C., i Greci si stabilirono in una fortezza su una roccia sul mare, nell’attuale Agropoli, a Sud di Paestum. Lì costruirono un tempio per Poseidone.

Dopodiché si spostarono nella pianura e fondarono Poseidonia-Paestum, sulla riva sinistra del fiume Sele. Sin dal loro arrivo, i coloni si preoccuparono di dividere gli spazi: i quartieri abitativi furono nettamente distinti da un’ampia fascia centrale destinata a funzioni pubbliche.

Quest’ultima, a sua volta, venne suddivisa in tre aree: quelle a nord e a sud, dedicate alle divinità, in cui ancora oggi possiamo ammirare i tre maestosi templi dorici; quella centrale, riservata alle attività politiche e commerciali (agorà).

L’agorà, ossia la piazza principale della città greca, era il suo cuore pulsante. Il lato sud di questo spazio aperto, in età romana, fu prescelto per ospitare il Foro.

Tra il 400 e il 273 fu occupata dalla popolazione italica dei lucani e nel 273 divenne colonia romana col nome di Paestum.

I Lucani in seguito furono molto rispettosi delle costruzioni greche; a differenza dei grandi romani, arroganti e poco educati verso le culture altrui.

Originariamente vi era un porto marittimo e fluviale presso la foce del fiume Silarus, dove venne costruito il tempio di Era Argiva, che divenne in seguito, uno dei più maestosi e ricchi santuari di tutto il Sud Italia. 

Paestum subì una forte crisi durante il 500 d.C. La malaria si estese in tutto il territorio e la città venne man mano abbandonata. 

Solo nel 1762 l’antica Poseidonia ritornerà in superficie con la costruzione della strada presente tuttora e la sua testimonianza diventerà un fulcro storico importante del passaggio della Magna Grecia in Italia.

Fin dal Neolitico, il territorio di Paestum è stato frequentato da popolazioni dedite alla caccia e alla pesca, grazie alla verde e fitta macchia mediterranea e all’abbondante fauna marina.fb img 1715288868548In pochi conoscono la storia della rosa di Paestum, la Damascena Bifera, una rosa dal profumo intenso e dalle straordinarie proprietà rigeneranti, molto amata dalle donne greche e romane, dedicata alle divinità Era e Atena, anche per la sua capacità di resistere e rinascere dopo inverni duri.fb img 1715288873697I resti dei Templi e dell’ Acropoli sono ad oggi ben conservati, ma per quanto mi riguarda, leggere “Tempio di Nettuno” vicino al Tempio di Era, lo trovo davvero un errore grossolano, pensando al fiorire della città, nata dai Greci e non dai Romani, senza dubbio degni di nota, ma sarebbe stato più coerente usare tutti in nomi greci delle divinità, evitando altresì confusione in molte persone poco informate.

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