domenica, Settembre 8, 2024
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Polpette di baccalà: la seconda edizione della sagra a Spiano di Mercato San Severino (Sa)

 

Tutto pronto, a Spiano di Mercato San Severino, per la seconda edizione consecutiva della sagra della polpetta di baccalà. In atto dal 19 al 21 luglio corrente anno. Stand aperti dalle 20. Un evento attesissimo dall’intera comunità sanseverinese. Si cercherà di bissare l’ampio successo dell’anno scorso. La collettività è in fermento. Tutto è a cura di alcune persone “di buona volontà” (diciamo così), che si preoccupano della valorizzazione del territorio. Come il gruppo equestre (trekking a cavallo, passeggiate assieme ai nobili equini e altro) denominato “I cavalieri delle poiane”. Guidati dall’operatore culturale Vito Mariano.

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Le poiane fanno parte della ricchissima fauna, oltre alla caratteristica flora, dell’ameno borgo montano di Spiano. Oasi di pace, dove il viandante e il pellegrino (anche “odierni”) possono respirare aria pura e salubre; percorrendo i sentieri antichi e boscosi di cui la zona è ricca. Ricordiamo, a tal proposito, il sentiero marino e altre aree, mulattiere, ulteriori percorsi a contatto con la natura. Ombreggiata di verde. Un posto magnifico, dove rilassarsi in tutta calma. Godendosi panorami mozzafiato, non dimenticando di ringraziare Dio per gli scenari lussureggianti da cui Spiano stessa è connotata. Oltre alle poiane, il comprensorio di tal frazione sanseverinese (tra le ventidue di cui è costituita San Severino) è “abitato” da cinghiali, volpi, falchi pellegrini.

 

 

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La polpetta di baccalà – come illustrato (in alcuni video) da Vito Mariano e dai tanti suoi collaboratori (ragazzi e ragazze, adulti; persone anziane), ad accogliere con gentilezza e cortesia gli avventori più golosi e curiosi – è un antichissimo retaggio della località. Tutto ruota attorno alle celebrazioni in onore dell’Addolorata – nel periodo pasquale, mentre nell’altra frazione Lombardi la Vergine dei Dolori si venera a settembre.

 

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In Spiano, infatti, il venerdì precedente la domenica delle palme è d’uso preparare questo ed altri manicaretti. In occasione del “Fistone” – o “grande festa” – appunto rivolto alla Madonna Addolorata. Ogni famiglia di Spiano ha la “sua” ricetta, i “propri” segreti nel cucinare le tonde e appetitose polpette.

 

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Orientativamente gli ingredienti, che variano “di casa in casa” sia per quanto concerne la quantità che per il sapore o per l’estro delle cuoche, sono i seguenti: ovviamente il baccalà più pregiato (tagliato sottilmente e arrotolato – dopo sfilettato), formaggio pecorino, pane, prezzemolo, pepe, aglio tritato finemente. Con un tocco di sapienza, di magia. Di Spiano, la scrivente ha già “parlato” più volte – nei suoi articoli. Descrivendone i cognomi (Salvati, Iannone, Vassallo e Acconcia – dall’amalfitano Acconciagioco) e i prodotti tipici artigianali. Con la lavorazione del legno, particolarmente di scale, sporte e “cupelle”. Ne ho parlato a iosa – quindi ometterò, in tale mio contributo giornalistico, di ricordare tutto quello per cui Spiano è (per l’appunto) ricordata. Ma andrò oltre, soffermandomi solo su questa sagra – così opportuna, per rilanciare il borgo (da anni spopolato e sempre più… “chiuso”; senza un ambulatorio di medicina di base vero e proprio; senza tanti servizi quali asili, trasporti ed altro) e per esportare la “grande bellezza” sanseverinese fuori dai confini della Campania e (perché no?) dell’Italia. Nell’ottica della cosiddetta ospitalità extra alberghiera, fenomeno sorto da pochi anni, Spiano ha tutti i numeri per poter far sì che molte case (antiche o disabitate) si trasformino in opportuni bed and breakfast. Includendo, è una proposta dello spianese Paolo Acconcia – “emigrato” dalla frazioncina molti anni fa, per stabilirsi in un’altra regione italiana ma col cuore sempre rivolto alla “sua” terra – un museo della civiltà contadina. Con gli attrezzi utilizzati dai nostri avi agricoltori e coltivatori nei campi. Acconcia è anziano, ma gli preme che tanti ragazzi “di oggi” possano essere investiti dall’ancestrale sapienza appunto contadina. La sua idea, il suo progetto, è ancora in fase di elaborazione, al vaglio, da parte dell’amministrazione comunale. Staremo a vedere. Tornando a noi e alla sagra, cosa dire di più? Ecco, è presto effettuato: il piatto “principe” sarà proprio la “pallina” di baccalà.

 

 

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Ma non mancheranno, a tavola, altre prelibatezze. Altre ricette tipiche (la sottoscritta propone il riconoscimento di prodotto Igp per la polpetta spianese). Sarà possibile, infatti, degustare le pennette al baccalà; la cosiddetta “scauratella” e altro. Tutto annaffiato da un buon vinello. Non mancheranno le occasioni di divertimento, per far “baldoria” in allegria: venerdì 19 luglio, il programma prevede l’esibizione del gruppo folk “I Kalimma”; si prosegue il 20, con la serata karaoke. Domenica 21, chiusura in bellezza (col botto) – nuovamente con “I Kalimma”. Tra gli stand, ci sarà anche una rappresentanza della pro loco sanseverinese. Capeggiata da Alfonso Ferraioli. Patrocinio morale del Comune di Mercato San Severino, in partnership con “I cavalieri delle poiane”; la già citata pro loco “Mercato San Severino”; l’Upli – Unione pro loco italiane. Nell’estate 2023, la prima edizione del “nuovo corso” della sagra fu introdotta da un convegno su fra Diavolo. Al secolo: Michele Pezza, un bandito e un personaggio leggendario delle nostre zone. Sembra che frequentasse le colline spianesi – dove si nascondeva – e che fu catturato a Baronissi. A causa di una figlia d’un farmacista, della quale era innamorato. Anche questo convegno ha visto la partecipazione di tanti visitatori, da San Severino e da aree limitrofe. Tutti attratti dal fascino di queste amene zone. Da salvaguardare, assolutamente. Con momenti e occasioni (non solo) conviviali similari. Per un evento già organizzato anni fa, che ora riprende il decollo. Non mancheranno, in avvenire, ulteriori ed interessanti manifestazioni; kermesse; happening e iniziative. Volte a propagare la fama di Mercato San Severino e di tutte le sue ventidue frazioni, nella penisola e altrove. Bene così, cara San Severino! Per informazioni, relative alla sagra targata “estate 2024”, si può contattare il numero 347 595 7229. Vivendo magiche esperienze; ricordiamo – infine – che “I cavalieri delle poiane” (ma non soltanto, anche altre associazioni) propongono una full immersion a contatto con la natura, tra fiori; piante e aromi – osservando, ancora, i numerosi animaletti che scorrazzano per le “loro” proprie zone. Pacificamente. Esperienze da vivere sia galoppando sul dorso di pacifici equini (come la giumenta Principessa), sia avventurandosi a piedi per i percorsi montani che assicurano ritempro allo spirito e al cuore. Per adulti e anche per i piccoli.

 

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