venerdì, Settembre 20, 2024
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Pensione, anche le casalinghe possono riceverla: ecco come richiedere l’assegno e chi ne ha diritto. Tutti i dettagli

Sì, anche le casalinghe hanno diritto alla pensione. È una domanda che si sente fare spesso, e la risposta è netta. Certo, bisogna bene specificare chi ha diritto all’assegno e come ottenerlo. E lo facciamo con l’aiuto di Federico Garau che, su Il Giornale, ha chiarito ogni dubbio. Iniziamo col dire che c’è ancora qualche possibilità di ottenere la pensione anche per coloro che non sono riusciti a maturare i giusti contributi. Come noto, per potersi pensionare in Italia bisogna raggiungere i 67 anni di età anagrafica e i 20 di contributi previdenziali, ma anche i cittadini che non hanno mai lavorato o hanno messo da parte pochi contributi possono ambire a ottenere un contributo previdenziale. Ma come è possibile? Spiega Garau: “La prima possibilità è rappresentata dalla cosiddetta ‘pensione per casalinghe‘, destinata a fornire un contributo previdenziale anche a chi non ha mai lavorato. Per poter accedere a questa misura messa a disposizione dall’Inps, è necessario iscriversi al ‘Fondo casalinghe’, destinato, per l’appunto, a casalinghe, a caregiver familiari o a chiunque assista membri del proprio nucleo familiare in difficoltà, sempre che non riceva già una pensione o non svolga un lavoro retribuito”.

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Non solo, possono comunque accedere alla “pensione casalinghe” anche contribuenti che abbiano svolto impieghi part-time senza, tuttavia, incamerare i giusti contributi per arrivare alla pensione minima. “L’istanza per accedere al fondo va inoltrata al portale dell’Istituto nazionale di previdenza sociale“. Una volta iscritto al fondo – spiega Garau – il contribuente deve provvedere a effettuare dei versamenti volontari, per un minimo di 26 euro al mese, il che significa 312 euro l’anno. Però, maggiore è la cifra depositata mensilmente, più alto sarà il contributo erogato dall’Inps, questo è chiaro. Se però si decidesse di versare il minimo, cioè 26 euro al mese per 35 anni, è possibile pensare di poter arrivare a una pensione di circa 1000 euro al mese. Decisamente niente male. La seconda possibilità, invece, è quella dell’assegno sociale.

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Se non si optasse per la “pensione casalinghe“, per ottenere l‘assegno sociale non c’è bisogno di versamenti volontari: tale misura viene erogata esclusivamente a cittadini che vivono in condizioni di grandi difficoltà economiche e al di sotto delle previste soglie di reddito annuali. “I requisiti richiesti al contribuente che voglia accedere a tale misura sono: il raggiungimento dei 67 anni di età anagrafica, la cittadinanza italiana o quella di un Paese dell’Unione europea, l’iscrizione all’anagrafe comunale, oppure risultare un cittadino extracomunitario con permesso di soggiorno di lungo periodo, risiedere continuativamente in Italia da almeno 10 anni, e dimostrare di essere in stato di necessità economica, da determinare con un reddito inferiore alla soglia determinata ogni anno”.

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