domenica, Settembre 8, 2024
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Passeggiata a cavallo per le strade della frazione Spiano, a Mercato San Severino (Sa) il 23 giugno

 

Tra gli ombrosi e freschi boschi della frazione sanseverinese di Spiano, ecco arrivata l’estate. Con un evento particolare: la passeggiata a cavallo del 23 giugno. Un happening alla sua prima edizione. Che coniuga – in un connubio ideale tra trekking, natura, animali – l’amore per l’attività all’aria aperta e quello per i cavalli. Sebbene questa sia la prima volta che viene organizzata tale kermesse – sia pur preceduta da iniziative e manifestazioni simili, nel corso degli anni – gli organizzatori vantano una lunga e consolidata esperienza, nel campo ambientale/ecologico e dal punto di vista del trekking. In particolare, associazioni come “I cavalieri delle poiane” e altre realtà molto attive, nel comprensorio spianese, si sono sempre occupate (più… informalmente – diciamo così) di passeggiate a cavallo e altri happening. Stavolta c’è un evento con tutti i crismi e con un percorso rinfrescante ed affascinante. Il tutto, a cavallo. In sella ai pazienti amici a quattro zampe ed ungulati. Il trekking equestre, voluto per stare a contatto con l’ambiente boscoso di cui è ricco il borgo montano (tra le ventidue frazioni, in cui è suddivisa Mercato San Severino), nonché per valorizzare questa località silente e pittoresca – partirà alle 9 di mattina.

 

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Appuntamento a via Campi. Il corteo di cavalieri “per un giorno” (e/o forse più) si snoderà lungo via Corticelle, via Monticelli di Sotto, via Faraldo (ai confini tra Mercato San Severino e il Fiscianese – provincia di Salerno, sempre) e via Ferrovia. Proseguendo per via principe di Carignano; indi sarà raggiunta Piazza Dante. Dove si erge il convento di S. Antonio, una struttura antichissima sorta come chiesa dell’Annunziata e, poi, divenuta – appunto – la residenza dei frati francescani. Da “appena” cinquant’anni, l’edificio è stato intitolato a parrocchia. Per celebrare l’anniversario “d’oro”, sono state e/o sono ancora in fieri; in itinere manifestazioni ed occasioni religiose o “civili”. Infine, gli escursionisti a cavallo percorreranno il centralissimo corso Diaz e approderanno in via Luigi Cacciatore e in via Municipio. Per le 10 o giù di lì, dunque, piazza Dante sarà la tappa, il traguardo d’arrivo per gli eventuali “fantini”. Qui i religiosi del convento/parrocchia effettueranno la benedizione sia dei cavalli che delle persone in groppa. Subito dopo, il programma annuncia la passeggiata in vista di via Cerrelle. Un vocabolo che, in dialetto partenopeo, indica o le querce (in quanto la collina omonima è densa di tali specie arboree) o gli alberi di gelso. Via Cerrelle (fitonimo) è uno degli ingressi al castello dei Sanseverino. Che domina la popolazione, dall’alto della propria maestà e della gloriosa storia della stirpe normanna di Troisio de Rota (e non solo). Dall’incommensurabilità delle cinte, stratificate dalle civiltà successive al dominio – appunto – normanno.

 

 

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San Severino come culla e incontro di culture, dunque. Altre vie di accesso, per giungere al castello, comprendono sentieri in frazioni quali Pandola o Ciorani. Dalla collina che circonda il “Parco” (donde la denominazione della chiesa di S. Giovanni in Parco, forse in quanto possedimento “di caccia” dei principi Sanseverino) si arriverà al maniero pluristratificato. In seguito, il corteo si dilungherà per via Emilio Coppola; via Ciorani; via Marcello e via Macello; dopodiché da corso Umberto I (frazione Curteri) si tornerà a Spiano. Grazie agli snodi stradali di via Spiano e via Tierre. Per le 13.30, dopo esser giunti al punto di partenza, è prevista anche una degustazione di prodotti tipici locali. A cura dei referenti dei sodalizi interessati: Vito (Mariano), appassionato di escursioni e di cavalli; Carmine e altri. Per potersi iscrivere, occorre contattare proprio i due responsabili. Ai numeri 327 4199001 (Carmine) e – per Vito – 347 5957229. La quota di iscrizione è pari a 30 euro. Spiano, probabilmente dal nome della famiglia romana “Expedia”, è nota – oltre che per i lussureggianti sentieri, tra i quali il Marino – per essere l’oasi linguistica dell’antico vernacolo di San Severino. Per la forte devozione nei confronti della Madonna addolorata, riverita e onorata sempre – ma in particolare il venerdì prima della domenica delle palme, quando la statua viene portata in processione.

 

 

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La ricorrenza si chiama “fistone”, la “grande festa”. Proprio in occasione del “fistone”, si degustano le squisite polpette di baccalà – specialità della frazione. Sì, perché ci sono contatti con la costiera amalfitana: da questi traffici commerciali, incrementatisi durante tanti secoli, è stato mutuato anche uno dei cognomi più diffusi di Spiano: Acconcia. Dall’amalfitano Acconciagioco. Colui che indiceva i tornei cavallereschi medievali, oppure il “maestro di bando” per le fiere e i mercati che hanno dato nome a San Severino. Altri cognomi “tipici” di tale borgo sono Iannone, Salvati, Vassallo. Ricordiamo – infine – che questa località è rinomata per l’artigianato del legno: pullulano ancora ai nostri giorni costruttori di scale (o “scalari”), di “cupelle” (“cupellari”) e di sporte o ceste. Coloro che le realizzano sono detti “sportellari”. Le passeggiate a cavallo, a Spiano, sono molto rilassanti e rinfrescanti. Si può osservare una fauna il cui habitat è ancora integro: cinghiali, poiane, volpi e falchetti sono i principali “anfitrioni”. Ma non mancano altre specie, più “solitarie”. Insomma, per chi ama le zone montane e le full immersion nell’ambiente rigenerante dei sentieri più belli, nel Salernitano, Spiano è sicuramente consigliabile.

 

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