Quinto oro olimpico consecutivo (ottavo nelle ultime 9 edizioni), per gli Stati Uniti nel basket. Alle Olimpiadi di Parigi gli statunitensi superano 98-87 una Francia che ci ha provato in tutti i modi a mettere i bastoni tra le ruote ai colossi a stelle e strisce. Ma nonostante le ottime prove di Wembanyama e Yabusele e di tutto il quintetto francese rimasto in partita fino a poco prima della sirena (persino -3 a pochi minuti dal termine), la Francia ha dovuto alzare bandiera bianca. Merito, soprattutto, di un finale di partita stratosferico di Curry che con ben tre triple consecutive (e 24 punti totali) piega le velleità di una Francia che ha lottato fino all’ultimo e si guadagna, con onore, il quarto argento della propria storia olimpica. 
Oro nel segno di Stephen Curry, maestro del tiro da tre punti, che ha dato l’impulso decisivo alla sua squadra nel quarto periodo, segnando quattro triple in tre minuti, proprio quando la Francia si era avvicinata pericolosamente a soli tre punti dalla formazione guidata da Steve Kerr. Curry, già determinante contro la Serbia, ha concluso la finale con un impressionante 67% da tre (8 su 12), un dato che parla da sé. In questo modo, ha chiuso in bellezza la sua prima Olimpiade. Kevin Durant, invece, oltre a mettere a segno 15 punti, ha conquistato il suo quarto oro olimpico consecutivo, diventando così un uomo da record: è il primo a farlo nel basket.
Gli Stati Uniti terminano la partita con un 50% da tre punti, centrando 18 tiri su 36 tentativi. Steph Curry si distingue con 8 triple, di cui quattro segnate nei momenti decisivi del match. Gli americani dominano anche sotto canestro, conquistando 11 rimbalzi offensivi, con 6 di questi catturati da Davis. La Francia fatica al tiro, realizzando solo il 30% da tre punti, con 9 su 30, e soffre ancora di più dalla lunetta, con un mediocre 59%, frutto di 10 su 17. Nemmeno i 26 punti e 7 rimbalzi di Wembanyama sono sufficienti a colmare il divario.
Arriva la sirena: gli Usa vincono la finale e si aggiudicano l’oro. Ma onore alla Francia che ha saputo dare filo da torcere ai colossi statunitensi.
