giovedì, Settembre 19, 2024
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Omicidio Sharon Verzeni, i vicini svelano le bugie di Ruocco

di Remo Girotti 

 

Nella notte del 29 luglio, Sharon Verzeni, 33 anni, esce dalla sua casa in via Merelli a Terno d’Isola per una passeggiata. Un’abitudine recente, consigliata dal dietologo per migliorare la sua salute. Tuttavia, quella sera, la barista non è vestita sportiva: indossa un paio di jeans, un dettaglio che ha subito attirato l’attenzione degli investigatori. Non è la prima volta che Sharon lascia la sua abitazione a un’ora insolita. Secondo alcuni vicini, ascoltati dai carabinieri dopo l’omicidio della donna, le uscite notturne di Sharon erano diventate frequenti già dallo scorso inverno, a partire dalle 11:30 di sera.

L’insolito comportamento notturno di Sharon

Molti vicini avevano notato Sharon lasciare la sua villetta, dove viveva con Sergio Ruocco dal 2021, in orari insolitamente tardivi. L’hanno vista anche la sera dell’omicidio. Un comportamento che ha sollevato dubbi tra chi indaga. “Non avevamo mai saputo di passeggiate a quell’ora”, hanno dichiarato i genitori di Sharon, Bruno e Maria Teresa, ai carabinieri, sottolineando l’insolito orario di quelle uscite. Sergio Ruocco, compagno di Sharon, ha sostenuto che se avesse saputo di queste passeggiate notturne, non le avrebbe mai permesso di andare da sola.

Un compagno che non ha detto tutta la verità?

Tuttavia, le dichiarazioni di Ruocco lasciano spazio a delle ombre. Se davvero le passeggiate notturne di Sharon erano un’abitudine consolidata da mesi, come confermato dai vicini, appare improbabile che il compagno non ne fosse al corrente. Questo dettaglio solleva ulteriori interrogativi sul ruolo di Ruocco e sulla sua conoscenza delle abitudini della compagna. Gli investigatori stanno valutando se il compagno abbia effettivamente raccontato tutta la verità o se ci siano aspetti ancora nascosti di questa vicenda.

Nessun appuntamento noto, ma tanti interrogativi

Le indagini non hanno finora rivelato alcun appuntamento per Sharon quella sera. Le telecamere di sorveglianza e il cellulare della donna non hanno fornito tracce utili. Tuttavia, l’ascolto di oltre cento persone tra parenti, vicini di casa e colleghi ha suscitato nuovi dubbi tra gli investigatori. Potrebbero esserci state tensioni nella coppia che non sono ancora emerse del tutto. Queste frizioni, unite al dettaglio delle passeggiate notturne, rappresentano una pista significativa per gli inquirenti.

Un desiderio di evasione?

La vita di Sharon, apparentemente lineare e scandita dai turni al bar, dalle visite in biblioteca e dal recente interesse per Scientology, potrebbe nascondere molto di più. Pochi amici e una routine prevedibile suggeriscono un possibile desiderio di evasione dalla quotidianità e da un futuro che sembrava già scritto. Gli investigatori continuano a scavare per scoprire se dietro le sue uscite notturne si celasse un segreto o un desiderio di libertà.

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