Niels Henrik David Bohr, nato il 7 ottobre 1885 a Copenaghen, è una figura fondamentale nella storia della fisica moderna. Conosciuto per il suo lavoro innovativo sulla struttura atomica e la meccanica quantistica, Bohr ha lasciato un’impronta indelebile nel campo della scienza, guadagnandosi il Premio Nobel per la fisica nel 1922.
Bohr proveniva da una famiglia con una forte tradizione scientifica. Suo padre, Christian Bohr, era un rispettato professore di fisiologia, mentre sua madre, Ellen Adler, proveniva da una famiglia ebrea influente nel settore bancario danese. Questa eredità culturale e intellettuale ha sicuramente influenzato il giovane Niels, che ha intrapreso un percorso accademico brillante. Dopo aver conseguito il dottorato presso l’Università di Copenaghen nel 1911, Bohr ha lavorato con alcuni dei più grandi scienziati dell’epoca, tra cui Ernest Rutherford, con il quale ha sviluppato una profonda amicizia e collaborazione.
Nel 1913, Bohr ha presentato il suo celebre modello atomico, che ha rivoluzionato la comprensione della struttura atomica. Ha introdotto concetti chiave come le “stati stazionari” degli elettroni, che non emettono radiazione finché non passano da un livello energetico a un altro. Questa teoria ha permesso di spiegare fenomeni precedentemente inspiegabili e ha gettato le basi per lo sviluppo della meccanica quantistica.Inoltre, Bohr ha contribuito in modo significativo alla comprensione della fissione nucleare. Nel 1939, insieme al suo allievo John Archibald Wheeler, ha elaborato una teoria quantitativa della fissione del nucleo di uranio, dimostrando che solo l’isotopo U-235 è fissionabile. Queste scoperte hanno avuto un impatto profondo non solo sulla fisica, ma anche sulla storia mondiale, poiché hanno aperto la strada allo sviluppo dell’energia nucleare.
Bohr ha fondato la cosiddetta “Scuola di Copenaghen” di meccanica quantistica, attirando fisici di fama mondiale come Werner Heisenberg, Enrico Fermi e Wolfgang Pauli. Questa scuola ha stabilito nuovi standard nella ricerca scientifica e ha promosso un approccio collaborativo alla fisica, contribuendo a formare una generazione di scienziati che avrebbero continuato a spingere i confini della conoscenza.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Bohr ha giocato un ruolo cruciale nel Progetto Manhattan, il programma di ricerca e sviluppo che ha portato alla creazione della bomba atomica. Fuggito in Svezia per sfuggire alla cattura da parte delle autorità naziste, ha collaborato con scienziati anglo-americani per sviluppare armi nucleari, pur sostenendo l’uso pacifico dell’energia nucleare dopo la guerra.
Niels Bohr è ricordato non solo per le sue scoperte scientifiche, ma anche per il suo impegno nel promuovere l’uso responsabile della scienza. Ha sostenuto l’idea che la fisica quantistica non solo descrive la realtà, ma implica anche una nuova comprensione della natura probabilistica delle leggi fisiche. Le sue discussioni con Albert Einstein sulla natura della realtà quantistica sono diventate leggendarie e hanno stimolato un dibattito che continua a influenzare la filosofia della scienza.
Bohr è deceduto il 18 novembre 1962 a Copenaghen, ma il suo lavoro continua a ispirare scienziati e studiosi in tutto il mondo. La sua vita e le sue scoperte rappresentano un capitolo fondamentale nella storia della fisica, dimostrando come la curiosità e l’intelligenza possano cambiare il nostro modo di comprendere l’universo.
