Un ragazzo di 13 anni è stato ucciso da un agente dopo essere fuggito a piedi a un controllo. L’episodio è avvenuto nella serata di venerdì 28 giugno a Utica, nello stato di New York e il ragazzo, identificato come Nyah Mway, è morto all’ospedale. La notizia è stata ripresa dai media statunitensi dopo la diffusione delle immagini delle bodycam dei tre poliziotti intervenuti. Come riferisce l’Associated Press, la famiglia di Nyah è arrivata negli Stati Uniti una decina di anni fa come rifugiata dal Myanmar.
Gli agenti avevano fermato due ragazzi nell’ambito di una serie di recenti furti nell’area. I sospetti erano descritti come maschi asiatici armati. Secondo quanto riferito dalla polizia, Nyah avrebbe iniziato a scappare puntando una pistola che gli agenti pensavano fosse vera. In realtà questa si è poi rivelata una pistola a pallini, più precisamente una replica di una pistola Glock 17 con un caricatore staccabile. A quel punto, l’agente, dopo averlo raggiunto, lo ha gettato a terra. Ne è seguita una colluttazione durante la quale l’agente ha sparato un colpo, a nulla sono serviti i soccorsi.
Gli ufficiali coinvolti nella tragedia sono stati identificati come Patrick Husnay, che ha sparato il colpo mortale, Bryce Patterson e Andrew Citriniti. Sono stati tutti e tre posti in congedo amministrativo. Sulla sparatoria stanno indagando sia l’ufficio del procuratore generale di New York sia la polizia di Utica. Intanto, però, la popolazione della cittadina statunitense ha organizzato diverse manifestazioni di protesta per chiedere verità e giustizia.