Attivisti organizzano una manifestazione pro-Palestina all’inaugurazione della Pace Gallery per un artista israeliano
@Tessa Salomone
L’inaugurazione della Pace Gallery per l’artista israeliano Michal Rovner il 7 marzo è stata interrotta dai manifestanti che chiedevano la fine dell’uccisione dei palestinesi a Gaza da parte dell’IDF.
Circa 30 manifestanti hanno distribuito silenziosamente petali di stoffa nello spazio espositivo per protestare contro l’“appropriazione culturale” da parte di Rovner del fiore di papavero, che compare prevalentemente nelle opere esposte alla Pace.
I papaveri crescono in abbondanza in Palestina e per molti palestinesi simboleggiano il loro legame ancestrale con la terra; ogni petalo falso portava il nome di un artista o scrittore palestinese assassinato.
Gli attivisti indossavano anche magliette rosse su cui era visibile la parola araba per papavero, un contrasto tra il titolo della mostra, “Pragim” – che significa papaveri in ebraico – e la celebrazione da parte dell’artista dei fiori selvatici che crescono “nel suo campo in Israele”, come dichiarato dai materiali espositivi.
I manifestanti, arrivati allo spazio Pace’s Chelsea di Manhattan intorno alle 18:30, hanno incontrato resistenza da parte delle guardie di sicurezza alla porta che fino ad allora avevano ispezionato le borse. Alcuni visitatori hanno espresso indignazione per il disagio, gridando: “Vergognatevi!”
Secondo Hyperallergic , un uomo ha chiesto perché i petali non portassero i nomi di “donne violentate e bambini bruciati”, in riferimento alle accuse di violenza sessuale e mutilazione commesse da Hamas durante l’attacco del 7 ottobre che ha ucciso più di 1.200 israeliani e ha coinvolto la presa di oltre 200 ostaggi. Tali affermazioni sono attualmente oggetto di indagine da parte delle Nazioni Unite .
I dipendenti della Pace hanno condotto fuori sia gli attivisti che i visitatori e hanno vietato qualsiasi ulteriore ingresso alla mostra fino alle 19:00
Gli attivisti presenti alla mostra, intitolata “Pragim” (o “Poppies” in ebraico), hanno criticato anche l’installazione video di Rovner Signaling (2023), che presenta file di figure ondeggianti che fanno riferimento agli oltre 100 ostaggi presi da Hamas il 7 ottobre; il petto di ogni persona sembra emettere un bagliore rosso. Il video è apparso a Times Square, così come in luoghi pubblici a Tel Aviv e Gerusalemme. All’inaugurazione indossavano magliette rosse con la parola araba che significa papavero.
“Stasera, Pace promuove nuovamente la normalizzazione – qualsiasi progetto che invochi ‘Israele’ e la Palestina senza affermare i diritti inalienabili del popolo palestinese e senza nominare le brutali condizioni di occupazione, apartheid e colonialismo di coloni in cui vive”, si legge in un volantino distribuito. all’apertura. “Rappresentando 100 sventolanti ‘israeliani’ e il fischietto sionista #BringThemHome, [ Signaling ] distorce la realtà dell’occupazione e la necessità di resistenza, ignorando milioni di palestinesi sotto assedio”, continua.
Pace in precedenza era stata criticata per la sua decisione di esporre Rovner durante il bombardamento di Gaza da parte di Israele. A gennaio, l’ammiraglia newyorkese di Pace è stata dipinta con spray con messaggi pro-Palestina, unendosi alla lista delle gallerie di New York ad essere taggate con frasi legate alla guerra a Gaza.
Tra i commenti più apprezzati sul post ce n’era uno che accusava Pace di “lavare l’arte di un genocidio”.
Pace ha successivamente modificato la didascalia per includere il bilancio delle vittime e una riga in cui si diceva che la galleria in precedenza “aveva omesso il contesto più ampio del conflitto in corso a Gaza e dell’orribile perdita di vite umane”.
