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NAPOLI SOTTERRANEA

Napoli Sotterranea è un itinerario che permette di scoprire il sottosuolo della città partenopea che negli anni ha ospitato l’acquedotto cittadino ma anche rifugi contro i bombardamenti aerei.

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Un parte tanto misteriosa quanto affascinante della città partenopea è senza dubbio quella di Napoli Sotterranea, che è una tappa da nonfb img 1724828782401 perdere durante un soggiorno in città. In pochi sanno che sotto le caratteristiche vie del centro storico, a quaranta metri di profondità, si trova un’altra Napoli che custodisce un patrimonio storicofb img 1724828798140 inesplorato e sconosciuto. L’origine della storia del sottosuolo di Napoli risale al III secolo a.C. quando i Greci utilizzarono il tufo che qui era presente per costruire gli edifici, le mura e i templi della città. Furono però gli antichi romani ad utilizzare ifb img 1724828802530 sotterranei della città per costruire un acquedotto che fosse in grado di trasportare l’acqua dalle sorgenti del Serino al centro. I canali dell’acquedotto, inoltre, rifornivano anche la ”Piscina Mirabilis” un’opera che garantivafb img 1724828824172 approvvigionamento idrico alla flotta stanziata a Miseno. Questo acquedotto romano ha servito le case napoletane fino a fine Ottocento quando si terminò di scavare nel sottosuolo della città per garantire rifornimento idrico e si abbandonò questa rete di canali. Questi oltre 2 milioni di metri quadrati di cunicoli sotterranei, nel corso del secondo conflitto mondiale, furono utilizzati dalla popolazione come rifugi antiaerei per proteggersi dai bombardamenti che colpirono la città. I napoletani lavorarono per sistemare questi canali e dotarli di un sistema di illuminazione e di spazi adatti ad accogliere quasi quattromila persone che qui si nascondevano qui al suono della sirena. Nelfb img 1724828806550 dopoguerra il sottosuolo fu utilizzato come discarica e come luogo di deposito di rifiuti e di macerie fino alla fine degli anni Ottanta quando un gruppo di volontari decise di riprendere e ripulire questi cunicoli che sono parte della storia di Napoli. Visitare il sottosuolo di Napoli permette di fare un viaggio nel tempo di quasi duemila anni e ripercorrere la storia cittadina dai tempi degli antichi romani ai giorni nostri. Dalla fondazione di Napoli tutte le dominazioni che si sono succedute hanno lasciato traccia nel sottosuolo di questa città. Partendo dai tempi più antichi, l‘itinerario nei sotterranei della città partenopea permette di ammirare non solo i resti dell’acquedotto romano ma anche l’antico Teatro Greco-Romano in cui si esibì Nerone. Il teatro si trova ‘’nascosto’’ dietro una botola all’interno di una tipica abitazione napoletana, chiamata “basso” perché si trova sul livello stradale della città. Recentemente sotto una falegnameria vicino piazza San Gaetano, dove un tempo c’era l’agorà di Neapolis, sono stati scoperti altri resti che corrispondono alla summa cavea del teatro. La visita di questi cunicoli prosegue nel Museo della Guerra di Napoli Sotterranea che narra degli anni in cui i sotterranei sono diventati dei veri rifugi contro i bombardamenti aerei. In questo museo si trovano conservati oggetti, materiali e testimonianze relativi agli anni 1940 – 1943 che raccontano la storia di questi spazi durante il secondo conflitto mondiale. Oltre a queste aree, Napoli Sotterranea concede la visita anche a due sezioni molto particolari: la Stazione Sismica ‘’Arianna’’ e gli Orti Ipogei La Stazione Sismica ‘’Arianna’’ è parte di un progetto scientifico creato con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Napoli, ed è un centro in cui vengono registrati i movimenti tellurici che interessano il territorio. Gli Orti Ipogei, invece, fanno parte di un altro progetto sperimentale avviato di recente che vede l’installazione di orti e coltivazioni nel sottosuolo della città. Tramite speciali lampade viene data alle piante la luce necessaria per eseguire la fotosintesi clorofilliana e compiere il processo di crescita e sviluppo. I sotterranei di Napoli ”nascondono” anche altri itinerari che si possono percorrere per scoprire la città: la Galleria Borbonica e le Catacombe di Napoli. La Galleria Borbonica fu fatta costruire a metà Ottocento, dopo i moti del 1848, da Re Ferdinando II di Borbone affinché ci fosse un collegamento sotterraneo tra Palazzo Reale e Piazza Vittoria, che era vicina sia al mare sia alle caserme militari. Grazie a questa galleria la famiglia reale era sicura di avere una via di fuga pronta in caso di necessità. Il percorso sotterraneo permette di ammirare quest’opera di ingegneria fatta dal progettista Enrico Alvino e che poi fu utilizzata come ricovero bellico durante la II Guerra Mondiale. Alla fine della guerra quest’area fu utilizzata come deposito giudiziale delfb img 1724829070764 Comune di Napoli, ed è quindi possibile trovare, auto e moto d’epoca sepolte da rifiuti e da detriti. Per quanto riguarda le catacombe, invece, nel rione Sanità sono presenti ben nove complessi ipogei, ma solo alcuni di questi sono stati portati alla luce e resi visitabili. Tra i complessi attualmente ci sono le catacombe di San Gennaro, di San Gaudioso e di San Severo, mentre recentemente è stato aperto anche l’ossario delle Fontanelle.

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