lunedì, Settembre 16, 2024
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MotoGP Catalunya 2024. L’Italia conquista la Catalogna

In quest’ultimo fine settimana, la MotoGP 2024 ha fatto tappa in Catalunya. Ad Aleix Espargaro la Sprint Race, in barba al ritiro; a Pecco Bagnaia la gara.

La MotoGP 2024 in Catalunya inizia con…

Il ritiro di Aleix Espargaro. Il catalano di Aprilia, prossimo ai 35 anni, ha annunciato il suo ritiro imminente a fine stagione. Tra gli applausi commossi di colleghi e media, spiega di aver altri piani per il suo futuro come: stare con sua moglie ed i suoi figli a tempo pieno, nella sua bella casa in Andorra. Ciò non gli impedisce di conquistare una bella pole position con tanto di record della pista.

In gara, le carte si rimescolano brevemente. Nel nugolo di Ducati, è difficile emergere. C’è Jorge Martin che con la spalla ripulisce tutti i cordoli del Montmelo; c’è Pecco Bagnaia che vuole, deve recuperare punti sul rivale “di Pramac vestito”;  e c’è Marc Marquez che, partito dalla 14° casella, fa una delle sue rimonte a tutto fuoco. Come andrà a finire?

Malos suenos

Andrà a finire che Marc Marquez rimonterà fino al 2° posto, rimpinguando la sua piacevole sfilza di podi. Raul Fernandez da vita a dei primi giri esplosivi, salvo poi cadere ed abdicare miseramente. All’ultimo giro, andrà in terra anche Pecco Bagnaia, tradito dalla premura di tener dietro il rivale di Aprilia. Punti importanti che pesano più del suo abbigliamento tecnico.

Ma questa era una Sprint Race, che assegna solo metà punteggio. Domani c’è una gara, in cui dare il massimo e raccogliere quanti più punti possibili. Ufficialmente, le trattative che contano sono ancora aperte; ufficiosamente, i giochi sono già stati fatti.

Vamos a ganar

In gara, si parte con il coltello tra i denti. A stupire è, ancora una volta, l’insolita grinta di Raul Fernandez. Stupisce un po’ meno, forza dell’abitudine, l’aggressività di Pedro Acosta. Per seguire la guida estrema di Jorge Martin in sella alla sua Ducati Desmosedici GP24, il Campione del Mondo di Moto2 frusta la sua KTM RC16 “con le cattive maniere”. Cadrà alla curva 10 mentre era in testa. Vorremmo dire “comodamente”, ma così non era…

Davanti, Jorge Martin approfitta dell’errore di Pedro e allunga, scappa. Continua a scappare. Ma dietro di lui Pecco Bagnaia non sembra mollare. No no, anzi, si avvicina. Ci pensa, ma è lontano. In curva 5, la stessa che ieri lo ha sbattuto per terra, ci prova. Anzi, no: ci riesce. E’ un colpo secco, duro, di quelli che non fanno muovere il sacco ma lo scalfiscono. Martinator non riesce a rispondere. Suo malgrado vedrà la Ducati Desmosedici factory allontanarsi. Anche in ottica 2025.

Tercero

Pecco Bagnaia vince, convince e recupera in ottica campionato. I gesti liberatori a fine gara sono una risposta spontanea a chi non continua a non credere in lui, anche dopo 3 titoli mondiali. Jorge Martin incassa il colpo e si prepara alla vendetta per il prossimo fine settimana.

In tutto questo, Marc Marquez conquista un altro podio. Batte sonoramente diversi piloti alla guida della sua stessa moto e, soprattutto, si fa vedere dai piani alti della Ducati. Inclusi quelli che hanno già deciso dove piazzarlo l’anno prossimo.

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