lunedì, Settembre 16, 2024
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Messalina – l’imperatrice meretrice che governava l’Impero Romano

Valeria Messalina è rimasta nella coscienza dell’umanità come l’imperatrice più infame della storia. Non a caso, questo aspetto era dovuto al fatto che era imparentata con altri due imperatori altrettanto infami, Nerone e Caligola, essendo loro cugina. Un tempo moglie dell’imperatore romano Claudio, Messalina si impose in tutti gli aspetti della vita pubblica, poiché il suo consorte era un uomo privo di personalità e molto impressionabile.

Claudio aveva un fisico repellente e per questo veniva sempre deriso da chi gli stava intorno. Spesso le sue mogli lo lasciavano o gli erano infedeli. Si dice che Claudio avesse un atteggiamento contraddittorio che spesso si rifletteva nell’umiltà e nella modestia o agli estremi quando diventava molto aggressivo. Messalina aveva 30 anni meno dell’imperatore Claudio e il fatto che avesse dato all’imperatore due figli, un maschio e una femmina, rafforzò la sua posizione all’interno della gerarchia imperiale. La maggior parte dei resoconti del carattere e della vita di Messalina provengono dal famoso storico antico Dio Cassio che la descrive come una donna estremamente promiscua che amava le orge sessuali, il potere e spesso comandava omicidi contro coloro che le si opponevano. Tra coloro che caddero nell’esilio di Messalina vi fu il nobile Caio Appio Silano, buon amico di Claudio e marito della madre dell’odiosa imperatrice. Un’altra vittima delle nefandezze di Messalina fu il filosofo Seneca che fu esiliato nell’isola di Corsica. Nella lista nera degli indesiderabili c’era anche il nobile Valerio Asiatico che Messalina denunciò a Claudio come parte di un complotto con l’obiettivo di entrare nella proprietà di alcuni lussureggianti giardini situati su uno dei colli di Roma. Il coinvolgimento di Messalina in questioni di politica interna ed estera era basato sull’interesse di ottenere un profitto finanziario, poiché nominava in carica solo persone da cui riceveva tangenti. Gli adulatori e coloro che parteciparono all’abominevole dissolutezza dell’imperatrice ebbero il maggior passaggio.

messalinaMessalina costrinse le mogli dei nobili dell’entourage imperiale a partecipare alle sue orge sessuali. L’unica donna che resistette a queste assurde pretese fu la moglie del console Marco Vinicio, Iulia, che fu punita con l’avvelenamento. I mezzi di coercizione che la famigerata imperatrice usava per ottenere ciò che voleva erano: ricatto, tortura, uccisioni a contratto e falsa testimonianza dei suoi scagnozzi. Ma una folle passione amorosa cambierà in negativo la vita della vile donna, che si innamorò di un giovane nobile che costrinse a lasciare la moglie per sposarla. Tutta questa vicenda degenerò in un complotto quando Messallina promise al giovane patrizio Caio Silio l’accesso al trono imperiale in cambio del suo matrimonio. Chi riuscì a convincere l’imperatore Claudio delle nefandezze e delle trame della moglie fu il liberto Narciso a cui fu affidata la sorte di Messalina. Nonostante l’adultera e traditrice imperatrice avesse organizzato una rivolta, aiutata dai suoi amanti, contro il procuratore Narciso, essa finì uccisa con la sua spada, durante il banchetto dato dall’imperatore Claudio che non sapeva cosa stesse accadendo. Successivamente, quando riprese i sensi, Claudio chiese dove fosse sua moglie, motivo per cui Narciso gli presentò molti candidati tra i quali l’imperatore scelse Agrippina che divenne sua moglie e che purtroppo avrebbe continuato la missione distruttiva di Messalina, diventando una malvagia a sua volta.

fonti di riferimento: https://istoriiregasite.wordpress.com/2013/12/06/valeria-messalina-cea-mai-desfranata-imparateasa-romana/

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