A una settimana dalle elezioni europee, la Lega ha deciso quale è il suo nuovo bersaglio politico. Dopo i tappi di bottiglia e la carne chimica, Salvini & Co. hanno (ri)scoperto di avere un nemico in casa. Ed ecco che proprio nel giorno della festa della Repubblica arrivano attacchi al Presidente della Repubblica. A iniziare i giochi non poteva che essere Claudio Borghi, noto per le sue posizioni euroscettiche, il quale ha scatenato la polemica con un tweet: “Oggi si consacra la sovranità della nostra nazione. Se il presidente pensa davvero che la sovranità sia dell’Unione europea invece che dell’Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi, perché la sua funzione non avrebbe più senso”.
A supporto di Borghi è intervenuto il leader di partito Matteo Salvini, rilanciando la polemica durante un’intervista a Mezz’ora in più su Rai3. “Oggi c’è la festa della Repubblica, oggi è la festa degli italiani, della Repubblica, non della sovranità europea,” ha dichiarato Salvini. “Abbiamo un presidente della Repubblica perché c’è la Repubblica, io penso all’Europa come stati sovrani che si mettono insieme, ma la sovranità nazionale è fondamentale. Al di là dei tweet, oggi si festeggia la Repubblica italiana. Non mi arrenderò mai a un super Stato europeo dove comandano quelli che hanno i soldi.”
Le reazioni
Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al Senato, ha risposto duramente: “Che la Lega, nel giorno della Festa della Repubblica, arrivi addirittura a chiedere le dimissioni del presidente Mattarella, distorcendo le parole da lui pronunciate, è un fatto estremamente grave che non può passare sotto silenzio. La spasmodica ricerca di visibilità di chi è alla ricerca di un consenso quasi disperato non può spingersi fino a coinvolgere il garante della nostra Costituzione e della nostra unità nazionale.”
Anche dalla maggioranza di governo sono arrivate critiche verso la Lega. Maurizio Lupi, leader di Noi moderati, ha definito l’attacco “inaccettabile e inqualificabile“. Ha invitato la Lega a scusarsi per le parole “inopportune e irriguardose” nei confronti di Mattarella, ricordando che il Presidente è stato eletto anche con il voto della Lega.
Il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ha difeso il discorso del Presidente: “Mattarella, come sempre, ha espresso parole sagge e di autentica ispirazione democratica sul collocamento dell’Italia, Paese fondatore dell’Ue, che solo nel contesto europeo può proteggere i propri interessi nazionali. E non riconoscere questo, vuol dire non riconoscere il valore dei trattati su cui si fonda l’Unione europea e al contempo non riconoscersi nella Costituzione italiana che sancisce proprio il valore sovraordinato di quei trattati.” Magi ha inoltre invitato la Premier Meloni a esprimersi chiaramente sulla questione, preoccupato che la posizione di Salvini possa essere condivisa dal governo.