domenica, Settembre 8, 2024
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Mattarella, il monito del capo dello Stato: “Gli atti contro l’informazione sono eversivi”

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che proprio oggi compie 83 anni, lancia un grave monito nel corso della tradizionale cerimonia del Ventaglio al Quirinale con i giornalisti. “Gli atti contro l’informazione sono eversivi”, afferma con forza tra le altre cose, facendo riferimento al recente caso di un giornalista de La Stampa pestato da alcuni militanti di CasaPound.

Il discorso di Mattarella

“Il ringraziamento più intenso riguarda il prezioso e talvolta non facile compito di seguire e interpretare il mondo delle istituzioni e della politica, dandone notizia ai cittadini, esprimendo opinioni, suggerimenti, critiche che, non va mai dimenticato – sono essenziali nella vita democratica. – premette Sergio Mattarella – Le preoccupazioni e gli interrogativi che lei ha presentato sono comprensibilmente numerosi. Anzitutto quello sulla libertà di informazione. Nella società dell’informazione globale è del tutto superfluo richiamare l’importanza che l’informazione riveste per il funzionamento della democrazia e per un’efficace tutela del sistema delle libertà. La democrazia, infatti è, anzitutto, conoscenza. È contesto nel quale avviene il confronto fra le idee e si esercita il diritto a manifestarle e testimoniarle”.

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“Alla libertà di opinione si affianca la libertà di informazione, cioè di critica, di illustrazione di fatti e realtà, si affianca, in democrazia, anche il diritto a essere informati, in maniera corretta. Informazione, cioè, come anticorpo contro le adulterazioni della realtà. – prosegue il presidente della Repubblica – Operare contro le adulterazioni della realtà costituisce una responsabilità, e un dovere, affidati anzitutto ai giornalisti. La legge Gonella che ha istituito l’Ordine dei giornalisti, ne dà una rappresentazione pregevole: è diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà di informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede”.

“Atti eversivi contro i giornalisti”

Ecco poi l’intervento di Sergio Mattarella sul caso del giornalista de La Stampa picchiato: “Va sempre rammentato che i giornalisti si trovano ad esercitare una funzione di carattere costituzionale che si collega all’articolo 21 della nostra Carta fondamentale, con un ruolo democratico decisivo. Si vanno infittendo, negli ultimi tempi, contestazioni, intimidazioni, quando non aggressioni, nei confronti di giornalisti, che si trovano a documentare fatti. Ma l’informazione è esattamente questo, come anche a Torino nei giorni scorsi: documentazione di ciò che avviene, senza obbligo di sconti”, conclude.

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