venerdì, Settembre 20, 2024
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Mandato di cattura per Benjamin Nethanyau dall’Aja: “Crimini contro l’umanità”

Il procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan, ha richiesto un mandato di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant. Khan ha dichiarato che ci sono “ragionevoli elementi” per sostenere che Netanyahu abbia commesso crimini di guerra e contro l’umanità. Questa richiesta segue le accuse relative alla condotta delle forze israeliane durante il conflitto a Gaza. Il ministro israeliano della Difesa, Benny Gantz, ha risposto duramente alla richiesta, definendola un esempio di “cecità morale”. Gantz ha sottolineato che, secondo lui, la richiesta del procuratore equipara ingiustamente Israele ad Hamas, un’organizzazione che molti paesi considerano terroristica.

Il colloquio Netanyahu-Gallant

Nel contesto delle tensioni in corso, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha incontrato Netanyahu a Gerusalemme e ha avuto un colloquio con Gallant. Durante questi incontri, sono stati discussi la guerra a Gaza e l’operazione militare a Rafah. Gallant ha chiarito che Israele intende “smantellare Hamas a Rafah”. Questo incontro segue l’appello del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che ha esortato a una tregua immediata e alla liberazione degli ostaggi. Le accuse mosse dalla Corte penale internazionale rappresentano una significativa escalation legale e diplomatica nelle tensioni tra Israele e le autorità internazionali, riflettendo la complessità e la gravità del conflitto in corso.

“Emettere mandati di arresto contro alti funzionari governativi e militari israeliani in quanto criminali di guerra sarebbe un oltraggio di proporzioni storiche”. Così il premier israeliano Netanyahu ha reagito alla richiesta del procuratore capo dell’Aja. “La Corte internazionale sta cercando di mettere Israele sul banco degli imputati. Lo fa mentre ci difendiamo dai terroristi e dai regimi genocidi, l’Iran ovviamente, che lavora apertamente per distruggere l’unico e solo stato ebraico”, ha proseguito il premier. “Etichettare i leader e i soldati israeliani come criminali di guerra getterà benzina sul fuoco dell’antisemitismo, quegli incendi che stanno già infuriando nei campus americani e nelle capitali di tutto il mondo”.

 
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