lunedì, Settembre 16, 2024
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MALTRATTAMENTI nelle CASE di RIPOSO

anziani

Sono ormai molti i cittadini residenti nella Provincia di Imperia e non, che mi mandano righe di lagnanze, ove, si evincono in continuazione, maltrattamenti rivolti agli anziani ospitatiti a caro prezzo nelle Case di Riposo presenti sul nostro territorio. Purtroppo non si può far sconti a nessuno, neppure una Struttura si salva, qualsiasi sia il prezzo che i parenti dei degenti pagano, per far si che i loro congiunti, vivano in serenità per quanto la malattia da cui sono stati colpiti, lo permetta, gli ultimi anni di vita, non c’è pace. I maltrattamenti, l’abbandono, le vessazioni, le  umiliazioni, la non cura, e la denutrizione, sono reati all’ordine del giorno. Nonostante la Procura della Repubblica sia sia mossa in più occasioni e si stia ancora muovendo, i reati continuano come se nulla fosse. Gli indagati, sono in gran parte gli Operatori Socio Sanitari che operano a stretto contatto con i Pazienti, ma, come dice il detto: “Il Pesce puzza dalla Testa”, e allora la domanda è: “Perchè, i Vertici di Comando ne escono sempre puliti?” Tanto polverone per nulla, il dissolvimento in una bolla di sapone , per un pò tutto tranquillo e/o insabbiato, poi tutto ricomincia peggio di prima. Il costo medio di degenza per ogni Ospite, sia che lo paghi il parente, che intervenga con il Contributo il Comune e/o la Regione, è di circa 2.000,00 euro al mese, ma, secondo i vari accertamenti  svolti dalle Forze dell’ Ordine incaricate nelle svariate inchieste aperte, il budget alimentare destinato a ognuno degli anziani, è di circa 2,00/2,50 euro al giorno. I Questa cifra, dovrebbe, ed avrebbe dovuto coprire colazione, pranzo, merenda e cena ed  assicurare ai degenti cibo di buona qualità ed in quantità sufficiente. Tutto, come in ogni indagine che si rispetti, documentato con intercettazioni ambientali e filmati. Da queste visioni, emergono anche tutti gli altri reati sopra citati.  La gravità dei fatti narrati, è che non sono sporadici, ma sono ordinariamente giornalieri. Ora la domande sono tante: “perchè non si fa nulla di drastico per cambiare queste situazioni? Perchè il Presidente dell’Ambito Sociale Territoriale non chiede contezza all’ASL1 e non va a verificare? Prchè non si interviene a gamba tesa ed in maniera definitiva sia verso chi gestisce che verso i meri operatori? perchè non si procede ad un Commissariamento qualora fosse possibile? Perchè non si controllano le referenze delle persone assunte? Perchè non si fanno controlli a sorpresa per verificare l’effettività del lavoro prestato? Perchè non viene istituito un Comitato di Controllo inflessibile? perchè…”.  In Liguria, il Piano  Socio Sanitario Regionale 2023/2025 riferisce che sono presenti sul nostro territorio circa 460.000,00 anziani over 65, ed è un fenomeno in continua crescita, strettamente collegato con la loro non autosufficienza, che implica pertanto un aumento della richiesta sia quantitativa che qualitativa di servizi e Strutture Socio Sanitarie, ma, se i presupposti sono questi e rimangono tali, aiutoooooo, si salvi chi può!!!

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