domenica, Ottobre 6, 2024
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Maltempo e disagi: al Nord è già inverno, accese le caldaie a Belluno

di Andrea Varone

Il maltempo si è abbattuto sulle Dolomiti, portando neve abbondante e temperature in picchiata. A Belluno le caldaie sono già accese per far fronte al freddo precoce, con la neve che ha coperto le montagne e causato disagi anche sul litorale veneto, dove una forte mareggiata ha colpito Caorle.

Sulle Dolomiti Bellunesi e sulle Prealpi Vicentine, la neve ha raggiunto quasi mezzo metro in alcune località. Le temperature sono scese fino a -7 gradi sulla Marmolada, mentre a fondovalle si sono toccati anche gli 8 gradi. Già nella serata di giovedì, il Passo Giau, a quota 2236 metri, è stato chiuso al traffico a causa delle condizioni proibitive. Solo grazie all’intervento rapido degli spazzaneve e dei mezzi spargisale la strada è stata riaperta la mattina successiva.

Nevicate abbondanti

Non solo il Giau ha visto abbondanti nevicate: anche al Passo Falzarego, la neve ha raggiunto i 30 centimetri, mentre a Ra Valles e Casera Doana, sopra i 2.000 metri, gli accumuli variano tra i 15 e i 40 centimetri. Il Monte Rite, a 2.160 metri, registra il manto nevoso più spesso, con oltre 40 centimetri di neve fresca.

 

Neve anche sull’Altopiano di Asiago, dove le cime dei Sette Comuni si sono svegliate imbiancate. Il Monte Verena, una delle principali stazioni sciistiche della zona, ha visto accumuli di 7-10 centimetri, mentre a Cima XII e sul Monte Ortigara sono caduti oltre 15 centimetri. Le temperature sono crollate in tutto il Veneto, con la colonnina di mercurio vicina allo zero sulle montagne vicentine, dove anche il Monte Grappa e le Piccole Dolomiti si sono vestiti di bianco.

Caldaie accese a Belluno

 

La prima neve ha anticipato l’accensione dei riscaldamenti a Belluno, l’unica provincia veneta, insieme a Trento e Cuneo, in zona climatica F, che consente l’accensione senza limiti di orario o calendario. Nelle altre province venete, invece, l’accensione è limitata a un massimo di sette ore giornaliere fino al 15 ottobre.

La pioggia non ha risparmiato nemmeno la costa veneta. A Bibione e Caorle, una mareggiata ha sconvolto le spiagge, sommergendo gli ombrelloni ancora piazzati in attesa dei turisti. A Bibione sono caduti ben 130 millimetri di pioggia in 24 ore. Per oggi è previsto lo stato di allerta gialla per rischio idrogeologico su gran parte della regione, con criticità nei bacini del Basso Brenta-Bacchiglione, Livenza, Lemene e Tagliamento, oltre che nel Basso Piave e nella laguna veneziana.

Il peggio sembra però essere passato. Le previsioni indicano un graduale miglioramento da domani, grazie all’arrivo di un promontorio anticiclonico che porterà tempo più stabile, anche se con nubi sparse.

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