domenica, Settembre 8, 2024
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L’Italia alle urne, la sfida delle Europee: tutto quello che bisogna sapere

Oggi è una giornata cruciale per più di 51 milioni di italiani, chiamati a esprimere il proprio voto per eleggere i 76 rappresentanti che l’Italia invierà al Parlamento Europeo. Un appuntamento che vede protagonisti anche tre milioni di diciottenni al loro primo voto, in un contesto in cui il fantasma dell’astensionismo potrebbe giocare un ruolo decisivo. Cinque anni fa l’affluenza si era fermata al 56%, già in calo rispetto al 2014, e per alcuni sondaggisti c’è il timore che questa volta si scenda sotto la soglia del 50%.

La sfida tra i leader

Questa tornata elettorale è caratterizzata da una campagna elettorale incentrata più su temi nazionali che europei, e vede quasi tutti i leader principali in campo in prima persona. Spiccano tra i candidati la premier Giorgia Meloni, detta “Giorgia”, per Fratelli d’Italia, Elly Schlein per il Partito Democratico, Antonio Tajani per Forza Italia, Carlo Calenda per Azione, e il duo Matteo Renzi ed Emma Bonino per Stati Uniti d’Europa. La Lega punta sul controverso generale Roberto Vannacci, mentre l’Avs schiera l’attivista antifascista Ilaria Salis. Il Movimento 5 Stelle scommette su volti noti come l’esponente antimafia Giuseppe Antoci e la calciatrice Carolina Morace. Novità di questa tornata sono Cateno De Luca con la lista Libertà e Michele Santoro con Pace, Terra e Dignità.

Modalità di voto

Le urne saranno aperte oggi dalle 15 alle 23 e domani dalle 7 alle 23. Subito dopo la chiusura delle urne inizierà lo spoglio. Per le Europee non è possibile il voto disgiunto: si può votare solo il partito con una X sul simbolo o esprimere una o più preferenze accanto al simbolo del partito, rispettando l’alternanza di genere. Una novità riguarda gli studenti fuori sede, che per la prima volta possono votare per le liste e i candidati della propria circoscrizione di origine, ma solo 23.734 hanno scelto questa opzione.

Le amministrative

Contestualmente alle Europee, si vota anche per la Regione Piemonte e in circa 3.700 comuni. In Piemonte la sfida principale è tra l’attuale presidente Alberto CirioGianna Pentenero per il centrosinistra, Sarah Disabato del Movimento 5 Stelle, Alberto Costanzo per Libertà e Federica Frediani di Piemonte Popolare. In totale, si eleggeranno 3.520 sindaci nelle Regioni a statuto ordinario, 114 in Friuli Venezia Giulia, 27 in Sardegna e 37 in Sicilia.

I capoluoghi più significativi al voto sono 29, tra cui Bari e Firenze dove il PD cerca la riconferma, e altre città come Cagliari, Campobasso, Perugia, Potenza e Ascoli Piceno. L’eventuale ballottaggio per l’elezione del sindaco nei comuni con più di 15.000 abitanti si terrà il 23 e 24 giugno. In Friuli Venezia Giulia, invece, non si terrà il ballottaggio poiché tutti i comuni hanno meno di 15.000 abitanti.

L’Italia si prepara così a un giorno di voto decisivo, in cui ogni cittadino avrà l’opportunità di far sentire la propria voce e di scegliere chi lo rappresenterà in Europa e nelle amministrazioni locali.

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