lunedì, Settembre 16, 2024
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Lentamente ma sicuramente … al ritmo delle tartarughe

Oggi, questo 23 maggio, celebriamo la Giornata Mondiale della Tartaruga.

Non ha senso correre… si deve partire in tempo …. Lentamente ma sicuramente … al ritmo delle tartarughe.

Sono distribuite un po’ ovunque sul globo, ed esistono tre categorie principali di tartarughe, terrestri, acquatiche e marine.
Ed esistono ben sette specie di tartarughe marine nel mondo, 3 delle quali vivono regolarmente nel nostro Mediterraneo occidentale.
La tartaruga comune ( Caretta caretta ), la tartaruga liuto e la tartaruga verde.
Le tartarughe marine sono migratrici. Viaggiano nei mari e negli oceani alla ricerca di aree di alimentazione, riproduzione e deposizione.
Questa diversità di habitat che attraversano non fa altro che aumentare i rischi e le minacce che gravano su di loro.
Ed anche a causa dell’inquinamento dell’ecosistema, purtroppo oggi le tartarughe sono una specie in via di estinzione.

Per quanto riguarda le tartarughe domestiche, possiamo fare attenzione alla loro alimentazione, non dare loro gli avanzi dei pasti ma seguire i consigli del veterinario. Quando la si adotta, occorre tenere presente che una tartaruga può crescere e diventare imponente.
Prepariamoci ad accoglierla in un terrario sufficientemente grande, pur sapendo che una tartaruga vivrà più a lungo se sta all’aperto, in un recinto al sole, recintato e coperto.
Non trasformiamole in un animale domestico o in decorazione da giardino!
Le tartarughe marine sono essenziali per la salute degli oceani. Creano case per la vita marina, mantengono pulite le acque mangiando pesci morti e mantengono sana la flora e la fauna sottomarina.
Eppure, sono tra le specie più a rischio di estinzione al mondo.
Il 70% della loro specie è in pericolo. 
Sono  anche vittime del bracconaggio.
Vengono pescate, vendute e mangiate per la loro carne tenera.
O anche, vengono trasformate in un prodotto farmaceutico.

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Le tartarughe marine sono minacciate dalle attività umane e l’elenco delle specie a rischio comprende  soprattutto la tartaruga caretta e le popolazioni di tartarughe liuto del Pacifico e dell’Atlantico.
La plastica è una delle principali minacce per questi animali. Le tartarughe marine possono scambiare i rifiuti di plastica per cibo. Possono anche impigliarsi in vari tipi di plastica, come i portalattine o le reggette dell’imballaggio. Ciò può causare loro lesioni o impedire loro di nuotare o nutrirsi.
È responsabilità di tutti garantire il miglioramento dello stato degli oceani riducendo il consumo di plastica.
Biologi ed esperti di biodiversità prevedono estinzione di terreni selvatici e tartarughe d’acqua dolce da qui 50 anni se non si fa nulla per fermare le uccisioni di queste specie.
Negli anni sono stati organizzati diversi ospedali, in tutto il mondo,  dedicati al salvataggio delle tartarughe marine trovate ferite o spiaggiate.

Supportate e curate dal team veterinario, le tartarughe vengono rilasciate in mare non appena le loro condizioni lo consentono.
La tartaruga marina è stata designata come bioindicatore dell’ambiente ecologico in cui si evolve nell’ambito della direttiva quadro europea MSFD (Direttiva quadro sulla strategia marina), che mira a garantire il buono stato ecologico dell’ambiente.

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