L’ACQUA È BATTITO LENTO
Silloge di MARIA TERESA LIUZZO
A cura di Antonella di Siena (Poetessa, Scrittrice, Operatrice socio-culturale)
Chi legge “L’ACQUA È BATTITO LENTO”, silloge poetica di Maria Teresa Liuzzo, s’accorge che il gergo è quanto mai aulico, la estrinsecazione tematica fluttua tra perifrasi, simbologie, allegorie; una pluralità indiscussa ed originale nell’esporre che a primo acchito frastorna, disorienta, ma col prosieguo conquide, oserei dire, cattura nell’ansia di trovare i nessi reconditi di una poetica quanto mai brillante, effervescente, volta a scoprire angolature descrittive sempre nuove, diverse, sempre originali.
Ogni tema è quanto mai fluido come il titolo e fa presagire evoluzioni mai ancorate a forme stereotipe, svolazzanti con precisazioni improvvise, come sgorganti zampilli di fresche acque.
Quella della Liuzzo è una esternazione metaforica d’inesauribile efficacia, desunta da una pluralità lessicale figurativa, indice di un bagaglio cognitivo e terminologico notevole. Si può ben parlare di poesia moderna, affine alla concezione ideologico-espressiva oggi molto in voga nella élite creativa.
Anche lo stile epigrafale è quanto mai incisivo, incalzante; la fraseologia spumeggiante favorisce sussulti immediati da parte del lettore. E potrebbe dare la sensazione di una poesia forbita, di stratosferico livello contenutistico, ma avvicinandovisi con interesse, si scopre che ha una sua fondata e reale valenza. Oserei parlare di una vulcanità eruttiva tale da costruire un apprezzabile documento di originale poeticità, una forma nuova per dire cose antiche con parole nuove, per esprimere sensazioni comuni con terminologie vissute.
Pregio indiscusso della poesia di Maria Teresa Liuzzo è quello di aver guazzato in questo limpido lago creativo con sicurezza da esperta nuotatrice, guizzando rapida tra le asperità didascaliche, esibendo brillante vivacità terminologico-linguistica, abilità dialettica, estrusione espressiva, degna di miglior lode, ma anche profondità contenutistica indiscussa.
Una poesia, questa, che ha fatto dell’introspezione psicologica il momento cruciale, il filo conduttore per un cammino poetico ad ampio raggio. È una poesia in cui le azioni più comuni si impreziosiscono nella dovizia didascalica.
Antonella Di Siena
