domenica, Settembre 8, 2024
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LA SONRISA PRESTO RIAPRIRÀ DONNA IMMA NON SI È ARRESA E FORSE SPUNTA LA SOLUZIONE

La famosa struttura “La Sonrisa” di Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, ha subito un provvedimento di cessazione dell’attività a causa di una riscontrata lottizzazione abusiva.

I fan della famiglia Polese stanno vivendo letteralmente un incubo, ma chi è incredulo sotto ogni punto di vista è la famiglia Polese resa popolare grazie alle puntate del Castello delle Cerimonie, in tutti I giornali e Tg nazionali non si parla d’altro e le numerose famiglie che da anni si contengono le sale migliori sono preoccupate per la terribile notizia che sta facendo il giro del mondo, sono stati colpiti da una vera e propria disgrazia che ha dell’incredibile.
L’attività della famiglia Polese, che va avanti sin dalla fine degli anni Settanta, è diventata molto famosa all’incirca una decina di anni fa. A quei tempi sorse il reality “Il boss delle cerimonie” che vedeva il capofamiglia Antonio Polese come protagonista assieme ai suoi famigliari.
Come sapete da un po’ di anni Il ristorante ed albergo di enorme dimensioni, che sorge su di un’area di 44mila metri quadri nella già citata Sant’Antonio Abate, ha visto poi la figlia di Antonio Polese, Imma, fare da figura principale nella gestione della struttura di ristorazione e ricettiva, ed è proprio Donna Imma che passa al contrattacco.
Stando così le cose, ad oggi resterebbero due soluzioni nell’immediato. Una prevede l’abbattimento totale del Castello delle Cerimonie, ma rappresenta una eventualità che proprio nessuno intende perseguire. L’altra invece punta sulla trasformazione della struttura in una opera di pubblica utilità.

Donna Imma Polese ed i suoi parenti però non se ne staranno con le mani in mano. E questa cosa l’ha sottolineata in maniera chiara l’avvocato della famiglia Polese, il professor Vincenzo Maiello. Quest’ultimo ha affermato a fanpage di stare provvedendo a studiare una precisa strategia che punta anche a presentare un ricorso alla Corte dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo.

La linea base da seguire sarà la tutela dei tanti posti di lavoro, sia a tempo indefinito che stagionali, che interessano oltre duecento persone. Ed il legale dei Polese punterebbe a fare in modo che il Comune di Sant’Antonio Abate assegni a quest’ultimi la struttura in comodato d’uso.

Il discorso è complesso ma gli storici proprietari del Castello delle Cerimonie nutrono buone possibilità di riavere quello che è loro, nonostante le situazioni contestate loro. Intanto ci si chiede che cosa accadrà a tutte quelle persone che avevano prenotato anche da tempo a “La Sonrisa” per i festeggiamenti di eventi di varie tipologie.

Il Castello delle Cerimonie è famoso soprattutto per i banchetti nuziali ma anche per feste di compleanno, di laurea, comunioni e tanto altro. Con persone che da sempre provengono da ogni zona della Campania ma anche dal resto d’Italia.

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Intanto i dipendenti sono pronti a scendere in piazza

I dipendenti de La Sonrisa sono pronti a scendere in piazza per difendere il proprio diritto al lavoro dopo che la Cassazione ha emesso sentenza di confisca. L’annuncio arriva da uno dei volti più noti del “Castello delle cerimonie”: il cameriere Gaetano Davide. “Condividere con voi quello che ci sta succedendo è sinonimo di farvi partecipe come sempre della nostra vita, nel bene e nel male. Condividere significa dividere tutto, compartecipare. Allora vi chiediamo di partecipare con noi al corteo di sensibilizzazione che terremo giovedì 22. I dipendenti della Sonrisa e non partiranno dal Castello alle ore 09:30 per recarsi in piazza. Noi difenderemo il nostro amato diritto al lavoro che da 40 anni dà dignità alle proprie famiglie. Quindi, chi ama il proprio lavoro e ama il nostro lavoro si senta con affetto invitato a partecipare. Vi aspettiamo numerosi”, conclude il noto cameriere.

Un danno incalcolabile

Intanto è boom di disdette per il ristorante La Sonrisa. La nota struttura di Sant’Antonio Abate, protagonista del programma “Il Castello delle Cerimonie”, ricordiamo, è stata confiscata e affidata al comune dopo la sentenza della Corte di Cassazione emessa nei giorni scorsi. In tanti – soprattutto coppie di sposi – sognavano di poter festeggiare con amici e parenti nella sfarzosa “villa” della famiglia Polese, ma le vicende degli ultimi giorni sembrano “infrangere” questi sogni.

Sono tante, infatti, le disdette fatte pervenire a La Sonrisa e tante ne potrebbero arrivare nelle prossime ore. Ma ad esser preoccupati non sono solo i potenziali clienti, ma anche lo staff. Si parla di oltre 150 addetti ai lavori che temono per il proprio posto di lavoro. Proprio questa mattina, un folto gruppo di dipendenti, avrebbe deciso di raggiungere il comune per chiedere un incontro con la sindaca di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale. La richiesta è quella di attivarsi per garantire la continuità lavorativa dell’hotel e – quindi – l’importante fonte di reddito per circa 300 famiglie, ma il Il caso relativo alla Sonrisa è iniziato nel 2011, con gli inquirenti che contestarono una lunga serie di abusi edilizi realizzati secondo loro a partire dal 1979 su di un’area ampia oltre 40mila metri quadri. Con la sentenza del tribunale di Torre Annunziata, emessa nel 2016, vennero condannati Rita Greco, defunta moglie del “Boss delle Cerimonie” Tobia Antonio Polese, e Agostino Polese, suo fratello, che ricopriva la carica di amministratore della società.

La sentenza di primo grado venne riformata in parte dalla Corte d’Appello di Napoli e da ieri la sentenza è passata in giudicato con il pronunciamento della Cassazione.
Infondo prima o poi doveva accadere ma non si pensava forse al clamore che avrebbe suscitato proprio perché nel lontano 2011 la struttura era conosciuta ma non come in questi ultimi anni, auguriamo a Donna Imma e soprattutto ai dipendenti e agli sposini di ritornare presto al successo e alle storie tv che appassionano noi italiani e alla grande ironia alla quale ci hanno abituato da sempre forza e coraggio tutto passa!

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