venerdì, Settembre 20, 2024
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La Nasa: “Ecco i 5 luoghi che tra 50 anni saranno inabitabili e perché”

La fonte è decisamente attendibile, visto che si tratta della Nasa. La notizia, invece, è decisamente allarmante. L’agenzia spaziale statunitense ha rilasciato una dichiarazione che deve far riflettere: “Entro il 2050, alcune parti del nostro pianeta potrebbero diventare inabitabili“. Lo studio è basato su dati raccolti dai satelliti. Non è un film americano apocalittico, ma è la prospettiva emersa dalle stime degli scienziati secondo cui fra i 30 e i 50 anni alcune zone della Terra non disporranno più delle adeguate condizioni per lo sviluppo della vita umana. La Nasa ha lanciato questo allarme tramite lo studio del cosiddetto bulbo umido, entità utilizzabile per il rilevamento di zone a rischio. Come spiega Maria Paola Pizzonia, “il bulbo umido è una misura meteorologica che combina temperatura e umidità dell’aria nella percezione umana del calore. In condizioni di cambiamento climatico, il bulbo umido diventa importante perché determina quanto il calore è percepito come opprimente e possibilmente dannoso per la salute umana, specialmente nelle aree urbane”. Quindi, quali parti del mondo diventeranno inabitabili? E come cambierà la fisionomia della distribuzione umana sul pianeta?

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Un indice di bulbo umido superiore a 35 °C per 6 ore consecutive potrebbe portare a seri rischi per la salute umana. In queste condizioni, infatti, il corpo perde la capacità di regolare la propria temperatura interna e le conseguenze possono essere fatali. Oggi la maggior parte delle regioni calde e umide sulla Terra presentano un indice di bulbo umido che non supera i 25-27 °C, ma nel giro di 50 anni il dato si alzerà, soprattutto in alcune parti del pianeta. Secondo la Nasa a rischio sono una buona parte delle nazioni dell’Asia meridionale, come il Pakistan. Anche diversi paesi situati nel Golfo Persico o verso le rive del Mar Rosso. Entro il 2070 diventeranno inabitabili – secondo le stime – alcune parti del Brasile e della Cina orientale, ma anche alcune regioni degli Stati Uniti. Le conseguenze, si capisce da soli, potrebbero essere scioccanti, anche per via dello spostamento di massa di milioni di milioni di persone.

 

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