Il Castello del Maschio Angioino, in Napoli, precisamente la Cappella Palatina, ha ospitato la mostra “I Nomadi del Kazakhstan: passato e presente”.
L’evento è stato organizzato dal console onorario Kazako in Campania, Valeria Mazza, ed il vernissage inaugurale ha visto la partecipazione dell’ ambasciatore del paese dell’Asia centrale Yerbalat Sembayev nonché di Lyazzat Sagindykova, direttore dell’ organizzazione dei musei di Almaty e Sultan Raev, segretario generale di Turksoy, i quali hanno salutato i presenti e tenuto discorsi di benvenuto.
L’ ambasciatore, che il giorno precedente era stato ospite dell’ Unione degli Industriali di Napoli, ha evidenziato come il Kazakhstan sia stato per diversi secoli un luogo di intersezioni di molte società, culture e relazioni, con una storia antica e un multiforme patrimonio culturale. Il diplomatico ha sottolineato che molte cose che hanno dato vita alla società moderna sono ascrivibili al Kazakhstan, quali l’ addomesticamento del cavallo, la creazione della ruota del carro e della casa mobile, la Yurta.
In mostra 140 manufatti che evidenziano la cultura, la spiritualità e l’ artigianalità del popolo centro asiatico, come gli abiti tipici , la yurta, la celebre tenda circolare che consentiva ai nomadi di spostarsi rapidamente nella steppa, gli oggetti per la caccia con l’ aquila reale, ed ancora, gioielli in argento, metallo cui il popolo Kazako per credenze religiose attribuisce proprietà taumaturgiche, tradizionali strumenti musicali.
Ospiti dell’ evento una folta rappresentanza del Corpo Consolare di Napoli, rappresentanti delle istituzioni, vari membri delle categorie professionali nonché habitué di arte e cultura.
L’inaugurazione della mostra è stata accompagnata da un concerto di musica etnica eseguito da musicisti Kazaki in abiti tradizionali, a cui ha fatto seguito un apericena sotto il porticato del castello, con piatti tipici della tradizione del paese asiatico.
