giovedì, Settembre 19, 2024
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La Francia al voto in bilico tra Europa e Putin: rischio violenza

La Francia si prepara ad una notte di alta tensione, con i risultati delle elezioni politiche attesi questa sera. Il governo ha dispiegato un massiccio contingente di 30mila agenti per prevenire e arginare ogni potenziale disordine. Gli ultimi sondaggi offrono un quadro frammentato, con l’estrema destra in difficoltà: 170-210 seggi secondo Ifop e 175-205 secondo Ipsos, ben lontani dalla maggioranza assoluta di 289 deputati. L’alleanza delle sinistre si attesta tra 155 e 185 seggi per Ifop e tra 145 e 175 per Ipsos. Il blocco centrale di Ensemble segue con 120-150 seggi secondo Ifop e 118-148 per Ipsos.

I patti di desistenza tra centristi e sinistra sembrano aver frenato il Rassemblement National. Il partito di Marine Le Pen, che ha ribadito in un’intervista alla CNN la sua posizione contro l’invio di armi alla Russia e truppe francesi in Ucraina, è inciampato in una serie di gaffe su candidati impresentabili, dimostrando di non essere “pronto” come dichiarato.

Sull’esito finale del voto pesa l’incognita dell’astensione di elettori orfani dei loro candidati e che potrebbero non aderire al “fronte repubblicano”. Incerta è anche una possibile contro-mobilitazione degli elettori del Rassemblement National di fronte al rischio di una “vittoria rubata”, come ha iniziato a sostenere Le Pen. “I flussi e i comportamenti elettorali non sono aritmetica”, avverte Frédéric Dabi, direttore dell’Ifop, invitando alla prudenza sui pronostici.

I risultati del ballottaggio che appariranno alle 20 con i primi exit poll sembrano preludere a possibili scontri di piazza. A Parigi, prima della chiusura domenicale, i negozi hanno blindato le vetrine con lastre di metallo. Tra place de la République e Bastille, i distributori bancomat sono inaccessibili o smontati. Il timore è che, in serata, gruppi di black bloc possano unirsi a bande delle banlieue per scatenare guerriglie con la polizia. Durante la campagna, sono stati 51 i candidati o i militanti aggrediti. Il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, ha sottolineato che la minaccia terroristica è “estrema” in tutto il Paese, soprattutto in vista delle Olimpiadi.

La chiusura della campagna è stata segnata da una polemica tra il premier Gabriel Attal e il Journal du Dimanche. La testata ha sostenuto che il governo stava per sospendere la controversa legge sull’immigrazione per favorire un dialogo tra macronisti e sinistra in vista di una possibile coalizione. “Fake news”, ha tuonato Attal, denunciando “metodi trumpiani”.

In una Francia divisa e in fibrillazione, l’attesa per i risultati si fa sempre più febbricitante, con l’Europa che osserva attentamente.

 
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