Italo Svevo, vero nome Ettore Schmitz, nacque il 19 dicembre 1861 a Trieste, in Italia, e morì il 13 settembre 1928.
Fu uno dei più importanti scrittori italiani del periodo moderno ed è noto soprattutto per il suo romanzo:
“La coscienza di Zeno”
Il suo cambio di nome da Ettore Schmitz a Italo Svevo è stato motivato dal desiderio di prendere le distanze dalla sua origine etnica e adottare uno pseudonimo dal suono più italiano.
Il nome “Italo” suggerisce un legame con l’Italia e l’italianità, mentre “Svevo” è una parola che si riferisce alla regione dell’Istria, dove è nato e cresciuto.
La scelta di questo pseudonimo rifletteva il desiderio di Ettore Schmitz di identificarsi maggiormente con la cultura e la letteratura italiana, a scapito delle sue origini tedesche e della lingua tedesca parlata a Trieste, sua città natale. Inoltre, l’uso di uno pseudonimo gli ha permesso di prendere le distanze dalla sua identità di uomo d’affari ed esprimere più liberamente la sua passione per la letteratura.
Svevo è cresciuto in una famiglia di imprenditori e ha studiato presso scuole tedesche e italiane. Nel 1878 iniziò a lavorare nell’azienda di famiglia, ma colpì sempre la passione per la letteratura. Nel 1892 sposò Livia Veneziani e nello stesso anno iniziò a scrivere sotto lo pseudonimo di Italo Svevo.
Il suo primo romanzo, “Una vita”, fu pubblicato nel 1892, ma non ebbe successo. Svevo ha continuato a lavorare nell’azienda di famiglia e a scrivere nel tempo libero. Nel 1907 incontrò James Joyce, uno scrittore irlandese residente a Trieste, e i due divennero amici intimi. Joyce incoraggiò Svevo a continuare a scrivere ed esplorare il suo talento letterario: nel 1923 Svevo pubblicò il romanzo “La coscienza di Zeno”, considerato il suo capolavoro. Il libro ha avuto un impatto significativo sulla letteratura italiana ed è stato elogiato per il suo approccio innovativo alla psicologia dei personaggi. Il romanzo fu tradotto in diverse lingue e portò a Svevo il riconoscimento internazionale.
Oltre al suo romanzo più famoso, “La coscienza di Zeno”, Italo Svevo ha scritto anche altre opere letterarie. Tra questi i romanzi “Una vita”, pubblicato nel 1892, e “Senilità”, pubblicato nel 1898. Scrisse anche racconti, saggi e corrispondenza.
Anche se non ebbe un immediato successo nella sua carriera letteraria, Svevo continuò a scrivere e pubblicare durante la sua vita.
La sua opera venne poi riscoperta e apprezzata, e il romanzo “La coscienza di Zeno” divenne noto come una delle opere più importanti della letteratura italiana moderna.
Inoltre, Italo Svevo fu un corrispondente prolifico e scrisse numerose lettere ad amici e colleghi, tra cui James Joyce, con il quale ebbe un rapporto di amicizia e collaborazione letteraria. La sua corrispondenza fornisce uno spaccato interessante della sua vita e del suo pensiero, nonché dei suoi rapporti con altri scrittori e intellettuali dell’epoca.
