giovedì, Settembre 19, 2024
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Italia-Svizzera, il gran giorno: Spalletti rivoluziona gli Azzurri per gli ottavi di finale

Dalla grande paura al sogno, come spesso accade nel calcio. Smaltito lo spavento per quanto accaduto con la Croazia, quando un tiro sotto l’incrocio di Zaccagni all’ultimo istante ci ha risparmiato una precoce quanto bruciante eliminazione, l’Italia torna in campo per gli ottavi di finale contro la Svizzera, squadra sulla carta non troppo ostica ma decisamente da non sottovalutare. Non è un caso se il confronto con gli elvetici fa tornare alla mente dei tifosi uno dei momenti più bui del recente passato, la mancata qualificazione all’ultimo Mondiale. L’occasione per la vendetta arriva in un match che vedrà, però, Spalletti costretto a fare i conti con diverse assenze: il reparto difensivo e hai minimi termini e il ct dovrà inventare da capo un pacchetto arretrato inedito.

Calafiori, autore dell’assist decisivo per Zaccagni con la Croazia, non ci sarà per squalifica. Dimarco ha riportato un infortunio e si è allenato a parte, ma non sarà della partita come annunciato dallo stesso Spalletti. Bastoni, fin qui il migliore del reparto, è sua volta alle prese con un infortunio che rischia di impedirgli di scendere in campo. Se riuscirà a stringere i denti, al suo fianco troverà probabilmente il centrale della Roma Mancini, con Darmian Di Lorenzo sulle fasce. Le sorprese, però, potrebbero non essere finite.

In mezzo al campo, Barella è l’unico sicuro di un posto da titolare. Spalletti ha fatto capire in conferenza stampa di essere pronto a dare minuti importanti allo juventino Fagioli, convocato agli Europei nonostante la lunga squalifica per il caso-scommesse. E il match con la Svizzera potrebbe essere addirittura l’occasione di vederlo titolare, insieme al tuttofare Bryan Cristante. In panchina potrebbe sedersi, quindi, Jorginho: la Svizzera non evoca buoni ricordi al mediano ex Napoli, che ha fallito due rigori pesantissimi negli ultimi confronti.

Al centro dell’attacco sarà confermato Scamacca, con Chiesa a destra. Sull’altra fascia, El Shaarawy è pronto al debutto da titolare. Un 4-3-3 inedito, per affrontare quella Svizzera che, in caso di clamorosa deblacle, finirebbe per trasformarsi nella nostra bestia nera. Eventualità che Spalletti, dopo aver dato un’occhiata a un tabellone non impossibile, non vuole nemmeno prendere in considerazione. Un motivo in più per rischiare qualcosa, dopo i tanti brividi del girone di qualificazione.

 
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