giovedì, Settembre 19, 2024
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“Io lo odio”, l’ultimo messaggio e poi la morte. Uccisa dal marito e sciolta nell’acido. Era incinta

di Flavio Fioravanti

Io lo odio”, aveva confidato Arnima Hayat, giovanissima studentessa di medicina, ad un’amica, riferendosi al difficile rapporto con il marito. Appena 45 minuti dopo quel messaggio, la diciannovenne è stata brutalmente uccisa proprio da quell’uomo, Meraj Zafar, di 22 anni. La tragedia, avvenuta il 29 gennaio 2022, ha scosso la comunità di North Parramatta, un sobborgo nella parte occidentale di Sydney.

La coppia, sposata da appena tre mesi con una cerimonia islamica celebrata nell’ottobre del 2021, viveva una relazione tormentata. Secondo quanto emerso dalle indagini, Zafar ha ucciso la giovane moglie incinta di quattro mesi “applicandole compressione al collo e soffocandola” durante l’ennesimo litigio. Subito dopo il crimine, il 22enne ha cercato su Internet informazioni sull’acido cloridrico e sulle conseguenze legali di un omicidio, per poi recarsi in un negozio specializzato dove ha acquistato 100 litri di acido cloridrico.

L’intento di Zafar era di occultare il corpo di Arnima, che ha immerso nella vasca da bagno di casa loro dopo aver versato l’acido. Tuttavia, il suo piano è stato sventato quando ha contattato sua madre, dicendo che la moglie non respirava più e chiedendo un biglietto per l’estero. Insospettita, la donna ha allertato i servizi di emergenza, portando la polizia a forzare l’ingresso nell’appartamento e a scoprire il corpo di Arnima gravemente decomposto nella vasca.

Le indagini

Le indagini hanno rivelato un quadro di violenza domestica che Arnima aveva confidato solo ai suoi amici più stretti. Aveva riportato lividi attorno alla gola, al petto, al polso, al braccio sinistro e alla coscia, ma non aveva mai denunciato le violenze alla polizia. Meraj Zafar, con il suo comportamento possessivo, era riuscito a isolarla dai genitori, contrari alla loro unione, con i quali la giovane non aveva avuto contatti per mesi.

Questa settimana, durante il processo a suo carico, Meraj Zafar ha presentato all’ultimo minuto una dichiarazione di colpevolezza, ponendo fine al dibattito giudiziario ma lasciando una scia di dolore e sgomento tra i familiari e amici di Arnima.
 
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