Una aggressione a sfondo razzista è avvenuta a Roma nella serata di lunedì 1 luglio. Anche se i contorni della vicenda sono ancora tutti da chiarire. La storia la racconta Repubblica. Una banale lite per un pallone tra ragazzini avrebbe scatenato la successiva aggressione contro persone di origine indiana da parte di un gruppo di italiani: Il bilancio delle violenze alla fine è di tre feriti, di cui uno alla gola. I fatti sono accaduti nel popolare quartiere di Torpignattara, dove ormai da diversi anni la convivenza tra italiani e stranieri si sta facendo sempre più difficile.
Cosa è successo a Torpignattara
La tensione sarebbe esplosa dopo che, poco dopo le 22, un gruppo di adolescenti italiani, tre ragazzi e tre ragazze, avrebbe preso di mira alcuni bambini indiani tra i 6 e 15 anni che stavano giocando a pallone in un parco del quartiere. Gli italiani avrebbero rubato la palla ai bambini iniziando a giocare tra di loro. Intanto le ragazze, che erano rimaste sedute su una panchina, avrebbero iniziato ad insultare gli indiani con frasi del tipo: “Tornate nel vostro paese. Indiani di merda. Negri. Questa è casa nostra”.
Una 15enne che si trovava lì per controllare il fratellino più piccolo, avrebbe replicato a una delle sue volgari coetanee dicendole: “Ma non hai niente di più intelligente da dire?”. Ma la risposta sarebbe stata di questo tenore: “Sono razzista, hai qualche problema?”. Poi, poco dopo le 23, i ragazzini indiani chiedono indietro il pallone per andare a casa. Preoccupati per il loro ritardo, questa la versione di Repubblica, i loro genitori arrivano al parco. Ed è in quel momento che sarebbe scoppiata la rissa.
Le condizioni dei feriti
A dare manforte ai sei adolescenti italiani sarebbe arrivato un gruppo di 15 ragazzi e uomini del quartiere, tutti italiani. Uno di loro avrebbe lanciato una bottiglia di birra ancora piena, colpendo in testa e ferendo un uomo indiano di 49 anni. Ma, mentre quest’ultimo va a una fontanella per sciacquare il sangue dalla fronte, un ragazzo italiano comincia a colpirlo con calci e pugni. Interviene allora un altro genitore indiano di 44 anni, ma un uomo italiano di circa 45 anni raccoglie da terra un coccio di bottiglia e lo ferisce alla gola. Lo stesso italiano avrebbe poi visto un 60enne del Bangladesh scendere dall’autobus e avrebbe picchiato anche lui. All’arrivo dei carabinieri, però, gli italiani si sono già dileguati. Mentre i tre indiani feriti vengono trasportati in ospedale. Il 44enne ferito alla gola viene portato all’ospedale Vannini: 25 giorni di prognosi per lui. Il 60enne del Bangladesh e il 49enne ferito alla testa dalla bottiglia sono stati invece portati all’ospedale San Giovanni.
