venerdì, Settembre 20, 2024
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In uscita il nuovo libro di Valentina D’Urbano: “Figlia del temporale”.

Da ieri in pre-order e dal 24 settembre in libreria e su tutte le piattaforme e-commerce editoriali online il nuovo libro di Valentina D’Urbano intitolato “Figlia del temporale”, un romanzo coraggioso e bellissimo sul corpo e il desiderio delle donne. Edito da Mondadori nel genere Narrativa Contemporanea. Una grande storia d’amore che parla di una ragazza tredicenne Hira che deve lasciare il suo paese nativo per raggiungere un villaggio sui monti nel Nord del paese, una piccola comunità di pastori, un ambiente diverso da quello in cui era vissuta prima. Rinuncerà alla propria femminilità nel corso della vita diventando una burrnesh, una vergine giurata, per sfatare il tabù dei matrimoni combinati. Con il suo stile sofisticato, classico e novecentesco è pronta a deliziare di nuovo i suoi lettori come negli immancabili capolavori letterari precedenti. 

Buona lettura!

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SINOSSI 

È il 1974, Hira ha tredici anni ed è appena rimasta orfana. Deve lasciare la sua città, Tirana, e la casa in cui è cresciuta per raggiungere gli unici parenti disposti ad accoglierla. La famiglia dello zio Ben vive in un villaggio sui monti nel Nord del paese, una piccola comunità di pastori che sembra cristallizzata nel tempo, dimenticata persino dal regime comunista che da trent’anni tiene in scacco l’Albania. Lassù si vive ancora secondo i dettami del Kanun, il codice tradizionale della montagna. Piano piano Hira si adatta alla sua nuova vita: dalla cugina Danja impara a fare il bucato al fiume e a occuparsi degli animali, dal cugino Astrit a orientarsi nel bosco e a camminare in silenzio per ore. Astrit ha smesso di parlare quand’era bambino, da allora si esprime a gesti e ogni tanto sale sulle montagne e sparisce per giorni. Per questo al villaggio lo considerano strano, una specie di animale selvatico. Crescendo, Hira e Astrit trovano una lingua tutta loro per capirsi, fatta di sguardi, carezze e morsi che a volte sembrano baci. Quando a Hira viene imposto un matrimonio combinato, sceglie l’unica via di fuga ammessa dalla legge della montagna: rinunciare alla propria femminilità e diventare una burrnesh, una vergine giurata. E così a vent’anni prende il nome di Mael: si veste come un uomo, lavora come un uomo, beve e fuma come un uomo. L’intero villaggio la tratta – e la rispetta – come un maschio. Diversamente dai maschi, però, deve rimanere sola e casta. Eppure sotto la pelle di Mael talvolta riaffiorano, ribelli e vitali, i desideri e le emozioni di Hira. A quanta parte di ciò che siamo possiamo rinunciare per inseguire una vita che ci appare più libera? E di cosa è fatta quella libertà se non possiamo essere noi stessi alla luce del sole? Come i suoi personaggi, Valentina D’Urbano non ha paura di oltrepassare limiti e confini, di farsi domande dolorose e di cambiare pelle per rimanere fedele a se stessa. Il risultato è un romanzo coraggioso e bellissimo sul corpo e il desiderio delle donne e sul bisogno che la società patriarcale ha da sempre di controllarli. E, al tempo stesso, la più travolgente delle sue storie d’amore.

Note biografiche 

Valentina D’Urbano è nata nel 1985 a Roma, dove vive e lavora. Ha esordito nel 2012 con Il rumore dei tuoi passi, seguito da Acquanera (2013), Quella vita che ci manca (2014), Alfredo (2015), Non aspettare la notte (2016) e Isola di Neve (2018), tutti pubblicati da Longanesi. I suoi romanzi sono stati tradotti in diversi paesi e hanno vinto numerosi premi letterari tra i quali il premio Rapallo Carige, il premio Stresa e il Prix Cezam in Francia.

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