giovedì, Settembre 19, 2024
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“In pensione a 70 anni”: a quali giovani italiani toccherà questo destino, calcoli alla mano

di Remo Girotti

Chi oggi ha 30 anni e ha iniziato a lavorare da poco, potrà andare in pensione a 66 anni e 8 mesi, ma solo se avrà versato almeno 20 anni di contributi e maturato un assegno superiore a tre volte l’importo mensile dell’assegno sociale del 2024, ovvero 1.603,23 euro. Chi non riuscirà a versare i 20 anni di contributi dovrà lavorare fino a 74 anni. Il simulatore INPS “Pensami” prevede che un uomo nato nel 1994 e che ha iniziato a lavorare nel 2022, se raggiunge almeno 20 anni di contributi, andrà in pensione di vecchiaia a dicembre 2063, a 69 anni e 10 mesi. Il calcolo è stato effettuato dal Corriere della Sera, che ha riportato i possibili scenari.

Il “pensionometro” mostra a che età si può andare in pensione e con quale assegno. Il primo requisito applicabile è la pensione anticipata contributiva (64 anni da incrementare), mentre “Pensami” offre diverse opzioni. La differenza tra i 66 anni e 8 mesi dell’INPS e i 65 anni e 9 mesi del nostro pensionometro dipende dalle diverse ipotesi di crescita dell’aspettativa di vita, con il Corriere che adotta una stima più prudente.

Adeguamenti alla speranza di vita

L’INPS ha aggiornato gli adeguamenti alla speranza di vita dei requisiti pensionistici secondo lo scenario demografico Istat (base 2022), come elaborato dalla Ragioneria Generale dello Stato e pubblicato sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Inoltre, l’INPS ha aggiornato, per il 2024, l’importo massimo della pensione anticipata flessibile basata sui requisiti perfezionati entro il 31 dicembre 2023.

L’allungamento della vita lavorativa non è solo un problema italiano. Il rapporto Pensions at a Glance dell’OCSE spiega che l’aumento dell’età pensionabile è legato all’aspettativa di vita: chi entra ora nel mercato del lavoro raggiungerà l’età pensionabile a 70 anni nei Paesi Bassi e in Svezia, a 71 in Estonia e Italia, e a 74 in Danimarca. In Italia, però, le sfide sono particolari per gli under 35, che non potranno contare su misure come Quota 103 o Opzione Donna, già ridotte nella legge di Bilancio.

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