Stanno arrivando da ogni parte del mondo, sin da questa mattina, gli auguri di buon compleanno al noto conduttore televisivo, scrittore, e poeta di origini biellesi Enrico Frandino, definito il “poeta dell’anima”. Oggi, infatti, ha compiuto sessanta anni, che, correlati ai suoi vent’anni di corposa carriera, sono davvero un bel traguardo. Vari sono i lettori, e i telespettatori che, attraverso lodevoli attestazioni di stima per i vent’anni di carriera, gli stanno augurando una proficua giornata di festa, oltre che un fruttuoso futuro.
Di recente, dopo un’intensa attività messa in campo a Milano, Capri, Biella, Rionero in Vulture, Novara, tra eventi culturali, presentazioni di libri, conduzioni televisive, e varie collaborazioni, lo scrittore ha annunciato di voler prendersi una pausa. “Mi fermerò- ha dichiarato in una nota Frandino- fino all’arrivo della primavera 2025; ritengo che sia giunto il momento in cui è opportuno trovare il giusto input per ‘ricrearmi’, per trovare nuovi stimoli. Dall’anno 2019, non mi sono mai fermato, quest’anno è stato un anno molto intenso, tra collaborazioni, eventi culturali, ospitate, e presentazioni dei miei libri (…) Ho bisogno di un periodo di tranquillità per riordinare, nel miglior modo possibile, le idee. Ho un grande desiderio di preparare nuovi programmi televisivi, oltre che mettere nero su bianco nuove poesie, ma devo necessariamente rivisitare i miei pensieri, i miei contenuti. Ne approfitterò per meditare, per approfondire la mia ricerca interiore. La ricerca ossessiva dell’immagine- ha concluso lo scrittore- e dell’apparenza, non mi appartiene: io amo l’autenticità”.
Enrico Frandino si è fatto conoscere nel panorama internazionale della poesia, grazie a un successo di vendite: oltre dodicimila copie di libri, presentati in Italia, in Europa, in luoghi prestigiosi, tra i quali Capri, Taormina, Madrid, Parigi, Dubai (…)
L’obiettivo prevalente di Frandino è quello di veicolare un nobile messaggio- attraverso le varie forme d’arte- ovvero l’importanza dell’ascolto interiore, dell’anima. Nel 2004, ha ottenuto la Laurea in Letteratura ad honorem della Commissione Internazionale di Poesia, Traduzione e Ricerca Cinese, diretta dal docente Zhang Zhi. Nel 2006, ha pubblicato “Le voci del silenzio”, un libro attraverso il quale viene definito “poeta dell’anno”. Solamente pochi mesi dopo, ottiene un importante riconoscimento, attribuitogli da una giuria internazionale, composta da poeti italiani, israeliani, cinesi.
È stata poi la volta di “Momenti”, un volume che rappresenta un’opera di transizione verso nuove esperienze anche nel campo delle collaborazioni con artisti di vari ambiti, che lo accompagnano in varie performance, tratte proprio da questo progetto editoriale.
Ha ideato e messo in campo un innovativo progetto, denominato “Poetry Meditation”, dedicato a istituti scolastici, case di riposo, associazioni, e altri contesti, per dimostrare la potenza della poesia, che diviene terapia per l’interiorità. Vari sono le tematiche trattate nelle scuole: il colore; la fiaba; il sogno; il disagio giovanile; l’espressione delle emozioni come antidoto alla depressione, al disagio, alla rabbia, al bullismo. Nelle case di riposo il tema prevalente è il ricordo.
Ha coordinato un interessante format, denominato “Mosaico- Scenari di cultura”, in onda su Radio Roma.
Un proficuo e arricchente percorso, dunque, di un personaggio ormai noto che, attraverso la cultura, e la sua divulgazione, cerca e proietta la bellezza, intesa come arte in tutte le sue forme: le sorprese, subito dopo il periodo di pausa, di certo non finiscono qui.
