venerdì, Settembre 27, 2024
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Il PPE al Palazzo Reale di Napoli: prima giornata di studi

La prima giornata di lavori è stata aperta dalla presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola con i ministri Maria Alberta Casellati, Alberto Pichetto Fratin e il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Al centro, il tema dell’immigrazione e il caso del raggiungimento delle 500mila firme riguardo il referendum sulla cittadinanza. “Sono lieta che questa grande città abbia ospitato le nostre importanti discussioni su questioni critiche nelle quali l’Europa ha un ruolo molto importante da svolgere”, ha affermato la presidente Metsola ai giornalisti presenti. Focus della prima giornata di lavori del Partito Popolare Europeo a Palazzo Reale “il ruolo centrale” del Mediterraneo e la fondamentale figura del commissario designato per le questioni mediterranee. “E’ importante continuare a fare pressione per ottenere risultati concreti, per riportare la pace e per far sì che la speranza torni ad essere una forza trainante”, ha detto la Metsola nel suo intervento. “Abbiamo parlato di una risposta europea all’immigrazione e di come possiamo lavorare per attuare il nuovo Patto sull’immigrazione che è stato approvato dal Parlamento Europeo all’inizio di quest’anno, di come possiamo garantire un sistema equo, solido e che spezzi il traffico di esseri umani”, ha poi aggiunto.

«Nel passato forse la collaborazione in un’area tumultuosa è spesso stata caratterizzata da pregiudizi e rapporti storici, oggi la nostra prosperità si collega a vicini e viceversa. Dobbiamo lavorare insieme per consolidare la nostra fiducia reciproca e costruire una collaborazione peer to peer che sia alimentata da un dialogo faccia a faccia» ha detto la Presidente. «Ringrazio Tajani per quello che sta facendo per il suo Paese e per il Mediterraneo, ha aggiunto, non sarà facile ma sarà fondamentale se vogliamo trasformare le sfide in opportunità che ci uniscano. “Non possiamo più credere o sperare che altri continenti, altri Paesi, risolvano i problemi per nostro conto. Non possono e non devono”. Per questa ragione, la presidente, propone che l’UE offra il proprio contributo, mantenendo le promesse agli elettori e individuando le lacune che rimangono per colmarle e progredire su infrastrutture, istruzione, agricoltura, sicurezza alimentare e investimenti. “Ci sono sfide che vanno ben al di là dell’immediato”. La creazione di un’area di una zona mediterranea in cui la stabilità e la prosperità possano prevalere, questa è una condizione fondamentale per sfide che ci si pongono davanti, come la transizione verde e digitale, l’immigrazione, la sicurezza alimentare e la salute», “voglio ringraziare l’Italia per la sua leadership in Europa come Presidenza di turno del G7 e come leader in così tanti settori. L’Italia rimarrà al centro del processo decisionale europeo”, ha concluso.

«Il Mediterraneo è la culla della nostra crescita economica, un mare di commercio. Non deve essere più un mare di disperazione né un cimitero per i migranti». Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani nella sua intervista, «Dobbiamo lavorare insieme, come ha ricordato anche il presidente del nostro partito Weber. Noi siamo fortemente impegnati in tutta l’Africa del Nord a fare anche accordi contro i trafficanti di esseri umani, di armi, di droga che sono sempre gli stessi», ha aggiunto.

Il ministro ha affrontato, inoltre, la questione dell’adesione all’Unione Europea dei paesi Balcani. «Stiamo lavorando assiduamente nei Balcani per fare in modo che i Paesi candidati possano entrare a far parte dell’Unione Europea» ha detto. «Anche questa rappresenta una priorità per l’Italia. Abbiamo riunito a New York tutti i Paesi dei Balcani occidentali: quelli candidati e quelli che già fanno parte dell’UE perché dobbiamo dare un chiaro segnale di attenzione a questa parte di Europa che deve riunificarsi all’Europa, cosa che era stata impedita a causa della dittatura comunista». «Stiamo lavorando, ci sarà una riunione a breve dei nostri gruppi parlamentari per discutere dei contenuti. Sarà una proposta che riguarderà la cittadinanza nel suo complesso: lo ius scholae dopo dieci anni, non cinque» il ministro si è pronunciato anche sul tema del rederendum sulla cittadinanza. «Siamo assolutamente contrari a ogni ipotesi di concedere la cittadinanza dopo cinque anni di studi. Ne servono almeno dieci perché si è troppo piccoli dopo i cinque anni» ha spiegato Tajani.

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«Oggi l’Italia nella nuova Europa si muove da protagonista anche la recente nomina del ministro Fitto come vicepresidente è la testimonianza di quanto oggi l’Italia conti in un contesto che è cambiato dagli inizi». Lo ha detto il ministro per le Riforme Istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati. «Forza Italia è l’elemento equilibratore di una coalizione perché sa coniugare le libertà individuali con gli interessi dello Stato, lo sviluppo economico con le richieste solidaristiche e di questa capacità di equilibrio e moderazione è un valore aggiunto all’interno di una coalizione che dimostra una credibilità forte non solo a livello europeo ma anche internazionale». Nel corso del suo intervento al panel “Una Italia forte in una Europa forte”, il ministro ha evidenziato: «La centralità di Forza Italia nella coalizione di governo e la nostra affiliazione al Partito Popolare Europeo ci rendono un alleato affidabile e influente».

Europa, Africa e Mediterraneo: non solo tre perni della geopolitica di oggi, ma soprattutto tre modi di intendere le sfide che la nuova governance dell’UE dovrà affrontare in maniera più approfondita, anche in considerazione di due elementi. Il primo: rispetto a cinque anni fa il Ppe ha deciso di dialogare con i conservatori di Giorgia Meloni. Il secondo: le problematiche sul tavolo internazionale sono intimamente connesse alle sfide per la sopravvivenza stessa dell’UE, così come ricordato da Mario Draghi nel suo recente paper sulla competitività. Il Ppe, riunito a Napoli, lo ha compreso e traccia la sua rotta valoriale e politica.

Spazio anche ai temi della posizione dell’Italia nella nuova UE e dell’ambiente. Infine, la cultura con la visita guidata a Pompei per gli eurodeputati.

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A cura di Ivana Petrone

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