C’è da crederci?
Ritengo che il merito maggiore degli Occidentali sia stata “la furbata” di sovrapporre il nome greco di “democrazia” a un governo della res publica costituito da assolutisti e autoritari incalliti come i fedeli delle tre religioni monoteistiche mediorientali e i fanatici delle due ideologie teutoniche, innestate da Hegel sul post-idealismo del supponente Platone.
Con le “classiche cinquanta sfumature” rese famose dalla scrittrice E.L. James (e dai film che ne sono stati tratti) giudei, cristiani, islamici, fascisti e comunisti, variamente combinandosi e integrandosi tra di loro (e perfino camuffandosi o scambiandosi le casacche) sono riusciti a convincere i due terzi degli abitanti del Pianeta di avere creato un modello di civiltà superiore a ogni altro, veramente rispettoso, soprattutto. delle libertà e dei diritti dei cittadini.
Merito non secondario è stato quello di far credere tutto ciò “al colto e all’inclita” nonostante una litigiosità e conflittualità bellica superiore a quella presente in ogni altra parte del mondo, a dispetto delle scorribande sui mari di pirati, anticipatrici di un colonialismo diffuso e spietato in Africa e non solo nel Continente Nero, ostentando la scoperta di mezzi di tortura atroci (fino al waterboarding di Guantanamo) e avvalendosi di un sistema di propaganda ottundente e impeditivo di ogni conoscenza della verità, grazie a un sistema informativo tutto asservito al potere finanziario.
Ultima in ordine di tempo: l’eliminazione dai social on line di tutte le voci discordi, rispetto al mainstream ufficiale, in qualche modo organizzate.
Domanda finale: Conserva ancora qualche senso, nella cosiddetta “democrazia” occidentale scrivere qualcosa, per evitare il peggio, facendo ricorso alla ragione o non è giunto il momento del silenzio in attesa che passi la “nuttata” di Eduardiana memoria? Il rischio è che durante la nuttata avvenga qualcosa di irreparabile contro cui, comunque, nulla potrebbero gli scritti on line!
Buon silenzio, dunque! Vi darò notizia dei miei libri ma solo di quelli che parleranno d’altro che della nostra democrazia!
