giovedì, Settembre 19, 2024
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IL GRANDE POTERE DELLA MUSICA

INTERVISTA AD ARIANNA LAVECCHIELLI, CANTANTE 

Originaria di Viterbo, la giovanissima Arianna Lavecchielli nutre una forte passione verso la musica sin da bambina. Canta dall’età di sette anni. A soli dieci anni, ha aperto vari concerti, per cantanti come Paolo Meneguzzi; Bianca Atzei; Biondo; Briga; Moreno; Povia; Sal da Vinci (…)
Ha cantato, al teatro Ariston di Sanremo per Sanremo Junior, e al Gef di Sanremo, in un concorso internazionale.
Ha tenuto molti concerti all’estero, come in Romania e a Madrid.
Ha all’attivo diciassette brani inediti, che si possono trovare sulle piattaforme digitali digitando “Ary Music”.

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Attualmente, Arianna Lavecchielli apre i concerti, in tutta Italia, dei Follya con Alessio Bernabei, e di Akaseven.
Come nasce la tua grande passione verso la musica?
Canto sin dall’età di sette anni, ero molto piccola quando cominciai ad avvertire un forte trasporto verso la musica. Ho sempre sognato di cantare, e, quel sogno, è divenuto realtà. Quando mi trovo su un palco, davanti al pubblico, riesco ad esprimere nel miglior modo possibile le mie emozioni. E’ una sensazione fantastica. Attraverso le mie canzoni, esplicito il mio mondo interiore. Amo comunicare ciò che provo.

Da quanto tempo apri i concerti dell’artista Alessio Bernabei?

Apro i concerti di Alessio Bernabei da qualche mese, più precisamente da maggio. Alessio ha scritto per me una canzone inedita, intitolata “Brutta Storia”, che uscirà al più presto su tutte le piattaforme digitali. E’ meraviglioso collaborare con lui. E’ stata per me un’emozione unica quella di conoscerlo: è una bellissima persona, e con il suo gruppo mi trovo benissimo.

Progetti per il futuro?

Sicuramente ci saranno altre canzoni inedite, nuovi concerti. Ho una grande volontà di farmi conoscere sempre di più. Nel mese di agosto sarò su RAI 2.

In questi tempi di guerra, la musica può veicolare un messaggio di ‘luce’?

Penso che la musica sia il mezzo di comunicazione più importante che abbiamo: riesce a unire molte culture diverse, e, in questi tempi difficili, dona speranza. E’ questo il suo grande potere. Io non mi stancherò mai di condividere, ad ampio spettro, la mia grande passione, e sono certa che sarà un ‘crescendo’ costruttivo.

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